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Favaro Veneto Tessera / Via Triestina

Blocca il ladro con la forza. «I vicini invece di aiutarmi mi hanno aggredito»

La denuncia di Gianpietro Trabuio, titolare della Trattoria ristorante "Da Piero" a Favaro

Rincorre il ladro per fermarlo e i vicini, anziché aiutarlo, gli dicono di lasciarlo andare e lo pestano. Quello che è successo fuori dalla pizzeria "Da Piero" a Favaro, in via Triestina, risale alla notte tra sabato e domenica. A raccontarlo è il titolare Gianpietro Trabuio che, mentre era in compagnia di un amico, vede nel parcheggio di fronte alsuo  locale un giovane che armeggia con la serratura della sua Bmw per scassinarla. «L'abbiamo rincorso per mezzo chilometro - racconta - poi lui ha tirato fuori un coltello». A quel punto Trabuio e l'altro si fermano. Il ladro invece libero dagli inseguitori prosegue la corsa per aprirsi una via di fuga verso piazza Pastrello.

Secondo il racconto del ristoratore, anche se lui e io l'amico si erano dovuti fermare dando un certo vantaggio al ladro in fuga, a un certo punto si sono accorti che quello si era disfatto del coltello, gettandolo all'interno di un cantiere. Per questo avrebbero ripreso a correre nella direzione del giovane, intenzionati a bloccarlo. «Lo abbiamo fermato e, mentre lo tenevamo fermo a terra, aspettavamo l'arrivo delle volanti della polizia. Per assicurarmi che non scappasse - dice Trabuio - gli sono salito sopra». E in quel momento alcuni vicini di casa lo vedono e reagiscono male. Gli dicono di mollarlo. «So chi sono, e loro conoscono me. Si tratta di una famiglia di albanesi che risiede qui e di tanto in tanto viene anche in pizzeria. Mi hanno detto: "lascialo andare". Io ho spiegato loro che l'avevo trovato a rubare nella mia auto e che lo tenevo perché a breve lo avrei consegnato alla polizia». I vicini però non lo ascoltano. Quello che vedono li fa andare su tutte le furie, tanto che uno di loro si avvicina al titolare della pizzeria e gli sferra un pugno in testa. «Sono rimasto frastornato per qualche secondo - racconta - Invece di aiutarci mi hanno aggredito».

Nel frattempo le volanti del 113 sul posto avevano preso in custodia il presunto ladro, indagato in stato di libertà, raccogliendo la testimonianza di Piero e dell'amico. «Ho fatto due denunce-querele - spiega Piero - Una contro il ladro e un'altra ai vicini di casa che invece di aiutarmi mi hanno aggredito e picchiato». Al Pronto soccorso il ristoratore ha avuto una prognosi di tre giorni.

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