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Paolo Gentiloni apre la dodicesima edizione del Festival della politica

Mercoledì 6 settembre fino alla domenica. In centro a Mestre 90 ospiti, 40 eventi in sette location tra piazze, spazi del polo museale M9 e al Teatro Toniolo. Programma integrale disponibile sul sito www.festivalpolitica.it

Conto alla rovescia per il Festival della politica di Mestre: mercoledì 6 settembre alle 17, con la giornata di anteprima, prenderà il via la dodicesima edizione del Festival. Alla vigilia del G20 a Nuova Delhi, Paolo Gentiloni inaugurerà il Festival in dialogo con Marco Damilano. Attraverso cinque intense giornate la manifestazione proseguirà fino a domenica 10 settembre, chiamando a raccolta nel centro di Mestre 90 ospiti tra politologi, scrittori, scienziati, personalità della società civile e grandi firme del giornalismo. Quaranta eventi popoleranno il centro di Mestre in sette location tra piazze, spazi del polo museale M9 e Teatro Toniolo. Programma integrale disponibile sul sito www.festivalpolitica.it

Mercoledì a introdurre ai temi del Festival della politica 2023 sarà una speciale giornata di anteprima con un ospite d’eccezione: il commissario europeo agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni. Alle 19 nel Chiostro M9, Gentiloni sarà intervistato dal giornalista Marco Damilano in un incontro dal titolo “L’Europa nel mondo globale”. 
Dopo aver ospitato in passato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, Ségolène Royal e altre figure istituzionali di altro prestigio, la partecipazione del commissario Gentiloni è «un’ulteriore conferma - osserva Nicola Pellicani, direttore - di come il Festival si sia affermato come luogo privilegiato di confronto sull’attualità politica nel panorama nazionale. Un elemento che assume maggior importanza in una stagione in cui stanno progressivamente venendo meno i luoghi dove discutere di politica e dei problemi dei cittadini. Il Festival - aggiunge Pellicani - rappresenta da oltre dieci anni uno straordinario momento di partecipazione alla vita pubblica della città. Dando vita, attraverso dibattiti, lezioni, presentazioni di libri, workshop e podcast ad una vera e propria comunità».

L’intervento di Gentiloni consentirà di introdurre nel modo più appropriato e autorevole il tema del Festival 2023, che avrà come argomento portante la crisi della globalizzazione e le nuove sfide che hanno di fronte Unione Europea e Italia. 
L’incontro assume poi un significato particolare, trattandosi dell’ultimo intervento pubblico tenuto dallo stesso Gentiloni prima della sua partenza per il prossimo G20, in programma a Nuova Delhi il 9 e 10 settembre. Alla luce della guerra in Ucraina e dall’inasprirsi delle tensioni globali, il G20 indiano si annuncia come uno dei più complessi e ricchi di incognite nella storia di questo summit. Altri due incontri animeranno il mercoledì di Anteprima del Festival: nel dialogo “Democrazie versus Autocrazie” l’ambasciatore Gianpaolo Scarante si confronterà con la giornalista Marta Ottaviani e il giurista Federico Fabbrini. L’edizione 2023 sarà infatti l’occasione per tematizzare il modo in cui le guerre, l’emergenza climatica, la crisi economica e la pandemia hanno definitivamente cambiato il volto politico ed economico del pianeta, in particolare mettendo in discussione l’idea di globalizzazione coltivata a partire dagli anni ‘90. 

Il titolo di questa edizione, “La globalizzazione dopo la globalizzazione”, allude ad una nuova fase storica che oggi sta prendendo forma, e i cui tratti rimangono ancora in larga parte da decifrare.
Con vari focus, il Festival affronterà in particolare gli interrogativi che oggi si addensano intorno al futuro dell’Italia e dell’Unione Europea, riflettendo sull’evoluzione dei loro tessuti politici, economici e sociali, ma anche sul ruolo che i due soggetti giocheranno negli scacchieri internazionali, in una fase storica connotata da sconvolgimenti geopolitici e dalla ritrovata rilevanza della dimensione politica su quella economica. L’8 settembre il dibattito "Il futuro dell’Italia nella nuova globalizzazione" con Massimo Cacciari, Ilvo Diamanti, Angelo Panebianco e Linda Laura Sabbadini, metterà in corto circuito analisi sociale e riflessione politica, per ricapitolare i punti di forza e le fragilità dell’Italia oggi chiamata ad affrontare il tornante storico della “nuova globalizzazione”.

Mentre il confronto "Centri e periferie nel vecchio continente", con Alessandra Ghisleri, Giovanni Orsina e Giovanni Diamanti, racconterà il modo in cui cambiano equilibri politici e strategie del consenso nei paesi europei, sotto la spinta di nuove disuguaglianze e nuove pressioni del quadro internazionale. L'evento conclusivo del Festival della Politica 2023 sarà il monologo "La parola lavoro", che Stefano Massini porterà in scena al Teatro Toniolo di Mestre nella serata di domenica 10 settembre. Un'emozionante ricerca sul significato del lavoro nelle nostre vite e nella nostra società, sviluppata e proposta da Stefano Massini, performer e autore di fama globale, nonché primo drammaturgo italiano ad essere insignito del Tony Awards, l’Oscar americano del teatro.


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