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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mestre

Maxi truffa da quattro milioni di euro con carte e assegni: 3 arresti

L'operazione ha coinvolto gran parte del Veneto: in manette un 33enne pachistano di Vicenza, un 52enne padovano e un 61enne di Mestre

Associazione a delinquere, ricettazione, falso, indebito utilizzo di carte di credito e tentata truffa. Sono le accuse mosse dalla guardia di finanza di Vicenza nei confronti di un organizzazione criminale che operava in Veneto, ma con ramificazioni anche all'estero.

L'operazione ha portato a 4 misure cautelari e una serie di perquisizioni nei confronti di 15 tra italiani e stranieri, residenti nelle province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso e Venezia. In manette, infatti, è finito anche un 61enne di Mestre. La banda si dedicava all'illecito uso di carte di credito rubate. Fra gli indagati anche altre persone che, mediante assegni sia rubati che falsificati per oltre 4 milioni di euro, hanno tentato di truffare alcune banche romene.

Il nucleo di polizia tributaria berico ha lavorato su due distinti filoni d'indagine. Il primo ha consentito di accertare una serie di truffe, con l'ausilio di assegni circolari non validi, ai danni di alcuni istituti di credito in Romania. Qui erano stati portati, grazie a due italiani residenti nel paese dell'Est Europa, numerosi assegni circolari di due banche italiane che erano stati falsificati o rubati per un valore di 4 milioni di euro. L'intento era quello di ingannare i direttori di alcune banche locali, con lo scopo di incassare i titoli e, successivamente, far perdere le proprie tracce. Le indagini, condotte anche con rogatoria internazionale in Romania, hanno portato ad acquisire documentazione bancaria nel distretto romeno di Vrancea, e hanno permesso di ricostruire l'intera vicenda e di recuperare anche alcuni degli assegni (uno di questi, falsificato, del valore di 1.975.000 euro). Dopo le denunce delle banche italiane vittime, sono stati indagati 9 italiani mentre un 43enne vicentino di Arzignano è stato sottoposto all'obbligo di dimora nel proprio Comune.

La seconda fase delle indagini, avviata nella seconda metà del 2013, ha portato invece ad individuare un'associazione criminale specializzata nell'illecito utilizzo dei dati di carte di credito altrui, i cui protagonisti principali (un 33enne pakistano residente a Vicenza, un 52enne padovano di Veggiano e un 61enne di Mestre), sono stati arrestati. Grazie alla collaborazione di un complice residente all'estero, l'organizzazione riusciva ad ottenere tutti i dati di carte credito utili per eseguire pagamenti. La forza dell'organizzazione, che stava predisponendo una ulteriore operazione per somme rilevanti, si poggiava soprattutto sulla capacità di "reclutare", di volta in volta, sempre nuovi 'soci'.

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