In via Cappuccina uno dei principali poli sanitari della città: consegnato il cantiere
La nuova casa della comunità, che prevede un ampliamento, sarà pronta a fine 2026 ed è stata finanziata grazie ai fondi del Pnrr
Si ristruttura la vecchia sede, ma si costruisce anche un edificio tutto nuovo: il distretto sanitario di via Cappuccina a Mestre si trasforma in casa di comunità e raddoppia i suoi spazi. «Abbiamo consegnato in questi giorni - spiega il direttore generale dell'Ulss 3, Edgardo Contato - il cantiere che restituirà alla città uno dei suoi più importanti poli sanitari. Prende il via l'intervento che cambierà il volto dell'attuale distretto, con la riorganizzazione e il restauro degli edifici utilizzati fin qui, ma anche con la realizzazione di un fabbricato completamente nuovo, che sorgerà al posto della retrostante palazzina ex-CED, da decenni in disuso».
Come cambierà il distretto
Nella nuova struttura, che sarà pronta a fine 2026 e che è stata finanziata grazie ai fondi del Pnrr, troveranno spazio ambulatori, centro prelievi, sportelli di anagrafe sanitaria, uffici gestionali e spazi di servizio. Negli edifici dell'attuale sede distrettuale si interverrà con una serie di lavori che permetteranno un migliore accesso dell'utenza. Durante l'intervento la sede distrettuale continuerà ad essere aperta e ad erogare tutti i servizi.
Contato ha visitato oggi la sede distrettuale di Mestre insieme al direttore dei servizi sociosanitari, Massimo Zuin: «Questa nuova struttura non nasce da sola - sottolinea Zuin -. Anche a Marghera, infatti, la nuova casa di comunità sostituirà il distretto di via Tommaseo, e alla Cipressina un altro cantiere fondamentale prevede l'edificazione della nuova sede della COT (Centrale Operativa Territoriale); e questi tre nuovi poli di salute, uniti alla sede distrettuale di Favaro Veneto, costituiranno i nodi della rete dei servizi sanitari della città, che sarà quindi, alla fine dei lavori, completamente rinnovata».
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