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Pressing sulla criminalità, proseguono i pattugliamenti a Mestre

Una settimana "ad alto impatto" nel quartiere Piave, come disposto dal prefetto. Il senatore Speranzon: «Sto coinvolgendo i vertici del ministero per un sopralluogo in città»

Si susseguono, in questa seconda metà di agosto, i pattugliamenti delle forze dell'ordine nei quartieri di Mestre, in particolare nella zona della stazione: un dispiegamento che concretizza il servizio ad "alto impatto" disposto dal questore, in linea con le direttive del prefetto e del comitato per l’ordine e la sicurezza. E fa parte della strategia di "pressing" contro spaccio e microcriminalità voluta proprio dal prefetto Michele Di Bari: «La sicurezza in via Piave è una battaglia che assieme possiamo e dobbiamo vincere», ha ribadito più volte nelle scorse settimane.

Lo sforzo in questo senso è evidente, dimostrato dalla notevole presenza nel quartiere di volanti della questura, polizia ferroviaria, carabinieri, polizia locale e guardia di finanza. Tra lunedì 21 e mercoledì 23 agosto le pattuglie hanno sottoposto a verifica 190 persone, tre esercizi commerciali e una ventina di veicoli. Nel corso dei controlli hanno intercettato un uomo straniero - già denunciato pochi giorni prima per una lite violenta nei pressi di un supermercato - mentre disturbava i passanti e intralciava la circolazione: a quel punto è stato interessato l’ufficio anticrimine della questura, che nei suoi confronti ha emanato un foglio di via obbligatorio dal comune di Venezia con immediato allontanamento e rimpatrio nel luogo di residenza.

Altri servizi straordinari sono stati svolti nel corso della settimana a Cavallino Treporti e a Chioggia, portando complessivamente a controllare ed identificare 140 persone e 6 veicoli.

Particolarmente appariscente (c'era anche l'elicottero) è stato il blitz effettuato tra le vie di Mestre nel pomeriggio di giovedì 24 agosto. In quel caso i carabinieri sono stati impegnati per ore, fino a notte, nelle operazioni di identificazione, controllo dei documenti, verifica ai clienti dei locali e ispezioni negli esercizi pubblici. Dalla stazione le pattuglie si sono spinte fino al centro città. E l'operazione ha avuto il plauso del senatore Raffaele Speranzon, che l'ha definita «importante e significativa» perché «da un lato aumenterà il livello di sicurezza percepito dai cittadini e dall'altro continuerà a mettere sotto pressione la criminalità».

«Il segnale che è stato lanciato - aggiunge Speranzon - è chiaro e preciso, e fa seguito alle decisioni assunte dal prefetto Di Bari al quale va il mio massimo appoggio. Personalmente da tempo mi sono attivato con i vertici del ministero degli interni per continuare a mantenere monitorata la situazione veneziana e agire, per cercare di ricomporre quel senso di sicurezza che si è smarrito tra i miei concittadini. Per questo - conclude - sto cercando di coinvolgere i massimi vertici del dicastero per un sopralluogo in città, se possibile già entro settembre».

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