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Mestre Mestre Centro / Piazzetta Alfonso Coin

«Stop war in Gaza», venti associazioni contro la guerra

Presidio lanciato dal Centro sociale Rivolta per lunedì, alle 18.30, in piazzetta Coin a Mestre. «L'ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace»

Venti associazioni aderiscono al presidio lanciato dal Centro Sociale Rivolta per lo stop alla guerra israelo-palestinese a Gaza. Giovani Palestinesi d'Italia, Mediterranea Saving Humans Venezia, La Casa di Amadou, Laboratorio climatico Pandora, Pax Christi Venezia-Mestre, Cooperativa El Fontego, Coordinamento Studenti Medi Venezia-Mestre, Per una società della cura Laboratorio Venezia, Cooperativa Caracol, Gruppo Emergency Venezia, 100_VE, Veneto Blaze, Officina 31021, Refugees welcome, gruppo territoriale di Venezia, Assopace Palestina, associazioni per la pace Riviera del Brenta, Libera la parola Marghera, comitato Opzione Zero Riviera del Brenta, saranno oggi, lunedì 23 ottobre, in piazzetta Coin a Mestre alle 18.30 per rispondere all'appello: «L'ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace».

«Il massacro all’ospedale Battista di Gaza aggiunge altre centinaia di morti alle migliaia di Palestinesi vittime di Israele. Né con lo Stato d'Israele, né con il fondamentalismo di Hamas. La sanguinaria risposta di Israele all’attacco di Hamas, con l’approvazione dei governi occidentali, di fatto si presenta come una drastica accelerazione di un genocidio che continua da decenni ai danni del popolo palestinese. Dichiarando di voler colpire Hamas, il governo israeliano sta bombardando indiscriminatamente obiettivi civili e imponendo la fuga di più di un milione di persone».

Associazioni, gruppi e comitati condannano l'attacco fondamentalista. «Senza alcuna ambiguità non possiamo non riconoscere la barbarie nell’azione di Hamas che ha attaccato, rapito e ucciso anche civili inermi e crediamo che il fondamentalismo islamico come ogni fondamentalismo religioso sia nemico di ogni lotta di liberazione e emancipazione, ma senza alcuna ambiguità non possiamo che schierarci a fianco dei civili palestinesi che in questo momento vengono massacrati e cacciati ancora una volta dalle proprie terre. Scendiamo in piazza per chiedere immediatamente lo stop dei bombardamenti e delle operazioni militari a Gaza».
 

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