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All'Angelo radioterapia mirata per non danneggiare i tessuti sani

Continua la sperimentazione all'ospedale di Mestre, che ora vanta anche un'innovativa metodologia di cura per i malati di tumore

Il trattamento di radioterapia all’ospedale dell’Angelo ora è ancor più personalizzato e mirato. La dose di radiazioni somministrata al paziente viene concentrata con precisione sul bersaglio tumorale preservando gli organi sani circostanti. L’impatto è molto meno devastante rispetto al passato. Questa nuova strategia terapeutica si chiama IMRT (Intensity Modulated Radiation Therapy), cioè Radioterapia ad intensità modulata, e rappresenta una delle più avanzate e promettenti tecniche di terapia oncologica. È stata messa a punto grazie alla stretta collaborazione tra Radioterapia e Fisica sanitaria.

LA TERAPIA - Il primo paziente ad usufruire di questa metodica è stato un sessantenne veneziano con un tumore alla laringe. Nelle prossime settimane inizieranno il ciclo altri tre pazienti. Ciascuno di loro avrà un percorso di cura individualizzato, elaborato sulle immagini radiografiche di Tac, Risonanza magnetica e Pet combinate mediante l’impiego di sistemi di calcolo dedicati e un sistema preciso di misurazione delle dosi di radiazioni. Com’è noto, la radioterapia coadiuva la cura del tumore, o sostituendo l’intervento chirurgico o intervenendo subito dopo per distruggere eventuali residui di cellule neoplastiche nelle zone dove è stato rimosso il cancro.

I COMMENTI - “Le novità significative sono proprio la possibilità di adattare la distribuzione della dose terapeutica alla conformazione di una massa tumorale anche molto complessa e di trattare con dosi diversificate le varie parti della malattia - spiega Michele Antonello, il direttore facente funzioni di Radioterapia – Questa procedura consente di salvaguardare in modo ottimale i tessuti sani adiacenti all’area malata riducendo la probabilità di complicanze. Essendo perfettamente mirata sul tumore, la quantità di dose che viene erogata sul bersaglio può essere più elevata rispetto alla metodica tradizionale e ciò si traduce in un maggior controllo della malattia e quindi di sopravvivenza”.

LAVORO DI SQUADRA - L’applicazione di questa tecnica è stata resa possibile da una nuova strumentazione d’avanguardia per la misurazione delle dosi di radiazioni acquistata dall’Ulss 12 con il contributo fondamentale della Cassa di Risparmio di Venezia. La nuova tecnica radioterapica ad intensità modulata richiede una stretta interazione fra tutti professionisti (medici, fisici, tecnici) che partecipano alla costruzione del piano di trattamento personalizzato, oltreché alla scelta delle situazioni cliniche in cui l’impiego risulta appropriato. Grazie alla sinergia tra Radioterapia e l’Unità operativa di Fisica sanitaria, diretta da Sonia Reccanello, tale metodica è stata perfezionata e si è andata ad aggiungere alle opportunità terapeutiche possibili da offrire ai pazienti dell’ospedale dell’Angelo.

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