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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Via Piave, la voglia di bloccare tutto. Il prefetto ai cittadini: «Questa sfida la vinciamo assieme»

Neppure nel pieno delle ferie di agosto il dibattuto sulla sicurezza del quartiere della stazione di Mestre si placa

«Organizziamoci per dar fastidio alle loro attività, per allontanarli, per spostarli». Neppure con quaranta gradi di caldo, nel pieno delle vacanze di agosto la questione del rione della stazione di Mestre si placa. Ieri una quarantina di residenti, dopo il tam tam in Facebook, si sono disposti a cerchio nei giardini di via Piave parlando dei furti e degli scippi subiti ogni giorno, della paura di uscire di casa, degli spacciatori e dei consumatori che vendono, acquistano e usano droghe a cielo aperto, ma anche del problema dei cumuli di immondizie causati dal gap tra i residenti dichiarati e le decine di presenze "sconosciute" che affollano la zona, quando non occupano gli stabili abusivamente. «La sicurezza in via Piave è una battaglia che assieme possiamo e dobbiamo vincere», è l'appello del prefetto Michele Di Bari.

Residenti e commercianti in via Piave riuniti per i problemi del quartiere ai giardini il 22 agosto

«Bisogna farsi coraggio e andare a bloccare le strade. La proposta dei fischietti sta funzionando dalla parte di via Col di Lana e via Monte Nero - dice Giovanna Luzzi che ha proposto l'incontro qualche giorno fa su "E robe del quartiere Piave" - Ma bisognerebbe farlo in tanti». Sul numero dei partecipanti all'incontro di ieri è stato critico però Giampaolo Conte: «duemila visualizzazioni dell'invito e meno di 30 presenti, con apporto fattivo ai problemi del rione pari a zero». «Non credo - dice una residente - che queste azioni disturbanti possano avere efficacia nel lungo periodo». Nel "cerchio" ci sono residenti, commercianti e membri di associazioni. «Le forze dell'ordine fanno quello che possono - commenta Ernesto Rosapepe del Coffee Break - ma se il sistema non le sostiene il lavoro diventa inutile». «E allora andiamo a Roma?». «Già il fatto di sollecitare le Usl di appartenenza a prendersi in carico chi viene da fuori a fare uso di droghe, mi sembra un passo avanti», afferma Fabrizio Preo del "Gruppo di lavoro del quartiere Piave".

Qualcuno fa cenno all'odiata parola "percezione della sicurezza", contro cui i mestrini si sono scagliati. «Dicono che siamo noi ad avercela sbagliata» e su questo il prefetto Michele Di Bari è lapidario. «Ringrazio i cittadini per l'alto senso civico che stanno dimostrando. Con i vertici delle forze di polizia condividiamo le loro preoccupazioni e stiamo dedicando il massimo impegno a contrastare ogni forma di illegalità. Il prefetto è disponibile a incontrarvi in questa sfida che insieme possiamo affrontare e superare».

Gli interventi di polizia di Stato, polizia locale, carabinieri e finanza sono continui, come quelli dei servizi sociali e ambientali del Comune. Nella tarda sera di lunedì, verso le 22.30, è scoppiata una lite fra due cittadini dell'est Europa tra via Dante e via Montello. La volante della questura è arrivata sul posto, chiamando il 118 per un ferito non in condizioni preoccupanti. Uno dei tanti episodi che una schiera eccezionale di forze dell'ordine disposte dalla prefettura e organizzate dalla questura tentano con misure preventive e repressive di arginare. 

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