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Via Piave: «Calati i delitti, ora aumentiamo il senso di sicurezza»

Sopralluogo del prefetto Michele Di Bari e del questore Maurizio Masciopinto. «Abbiamo creato un dispositivo di vigilanza e tutela del territorio che sta dando dei buoni risultati. Giù il tasso di criminalità. Serve un'azione quotidiana»

Sopralluogo del nuovo prefetto di Venezia, Michele Di Bari, con il questore Maurizio Masciopinto, nella zona più discussa di Mestre: via Piave. Sabato tra una stretta di mano e uno scambio con i residenti, il prefetto ha lanciato l'idea di una festa o un momento di convivialità ai giardini. «Essere in via Piave è un'occasione d'incontro con le forze di polizia e il questore - commenta - perché abbiamo creato un dispositivo di vigilanza e tutela del territorio che sta dando dei risultati». 

Un incontro con i cittadini e le attività per parla di questo secondo step dell'operazione "Alto impatto", potenziata durante uno dei primi Comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica a inizio anno. «C'è la volontà di frenare massivamente i fenomeni presenti, non solo in via Piave ma in tutto il territorio di Mestre - afferma il prefetto - La popolazione sembra soddisfatta di questi servizi. C'è però bisogno di un'attività quotidiana che dobbiamo e possiamo dare». Intanto sui risultati, anticipa il prefetto, a giorni parleranno i dati. «I delitti sono in calo a Mestre - in particolare i reati predatori -, e potremo documentarlo attraverso una piattaforma geolocalizzata di alcune situazioni - argomenta Di Bari - L'attività che dobbiamo svolgere è anche quella di creare le condizioni di percezione della sicurezza. Gli indici della criminalità si sono fortemente abbassati, e ne daremo conto, ma la percezione della sicurezza da parte della popolazione va rafforzata in tutti i modi, e questo lo si fa attraverso i servizi di controllo coordinato del territorio».

Ai giardini di via Piave, a salutare prefetto e questore, c'era Giampaolo Conte, un residente "attento" che racconta i fatti della zona attraverso la pagina Facebook: "E robe del quartiere Piave". Le sue segnalazioni di spaccio e violenza sono calate nell'ultimo periodo. «Da quando sono presenti le forze dell'ordine in modo massiccio le cose qui sono cambiate», afferma. Il prefetto lo ha ringraziato per la coscienza civica. «È necessario che la comunità concorra a questo obiettivo e mi pare di capire che l'azione portata avanti qui sia importante». «La nostra presenza è in funzione di ascolto per noi che programmiamo la gestione della sicurezza pubblica - dice il questore - Serve a capire quali sono i bisogni per calibrare gli strumenti».

Il nuovo prefetto di Venezia, Michele Di Bari, con il questore Maurizio Masciopinto

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