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A cura di Gianluca Anoè

Le maschere più belle, Brighella: origine, nome e alcune curiosità

Primo vero Zanni della Commedia dell'Arte, Brighella è maschera di origini bergamasche.

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Storia

La maschera di Brighella nasce nel 1601: il testamento di Sivello che assegnò questo nome ad un villano bergamasco è la prima notizia pubblica della sua figura. Successivamente si sviluppa in Europa, tra cui anche in Francia ma a consacrarlo ancora una volta nella commedia dell'Arte è nuovamente Goldoni.

Caratteristiche

E' servo insolente e scaltro è senza dubbio il "compare" di Arlecchino anche se cova dentro di sè da sempre quella rivalità che potremmo definire tipica tra due maschi. Attaccabrighe, caratteristica da cui "ruba" anche il nome, proviene dallo stesso paese di Arlecchino anche se uno viene dalla Bergamo Alta e uno dalla Bergamo Bassa. Chiacchierone malizioso, è senza scrupoli e profondamente bugiardo con una prontezza e agilità di mente che lo rende estremamente abile. Solo per il gusto di imbrogliare gli altri ne inventa di tutti i colori.

Costume

Indossa una livrea simbolo di appartenenza al suo padrone: calzoni e giacca bianchi con galloni verdi, mantello bianco, cintura con borsa e batocio, berretto in testa, maschera nera con barba.

La sua evoluzione

Nel Settecento divenne servo fedele e saggio: Goldoni ne fa un ottimo ritratto ne “Il servitore di due padroni” dove Brighella è locandiere veneziano. Furbo e bugiardo capisce l'inganno in cui è coinvolto ma non lo rivela. Col tempo la sua figura è mutata, diventando servo fedele e saggio.

Fonti: www.facoetti.com ; www.wikipedia.org ; www.veneziaeventi.com

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