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SuperJet, Cisl Venezia: «La politica faccia presto, non si perda opportunità di rilancio»

Il fondo emiratino Mark AB è pronto ad immettere subito 13 milioni per affrontare i prossimi 12 mesi, ma serve prima il via libera da parte del Comitato di sicurezza finanziaria (Csf) per autorizzare l'acquisizione dell'azienda

«Sulla vicenda SuperJet International di Tessera, la politica faccia uno sforzo affinché intervenga con il Comitato di sicurezza finanziaria (Csf) per approvare il passaggio al fondo arabo Markab Capital guidato da Abdullah Al Qubaisi». A dirlo è Alberto Gomiero di Fim Cisl Venezia, alla vigilia dell’assemblea dei lavoratori che si terrà giovedì mattina presso lo stabilimento.

Sarà un incontro importante, per informare i dipendenti sulla recente riunione avvenuta in Confindustria, dove l’azienda ha bloccato il contratto di solidarietà per i 120 dipendenti e ha spiegato i passaggi necessari perché il progetto si concretizzi. Gli arabi hanno infatti un accordo con i russi per acquisire le quote societarie e ne hanno degli altri per disciplinare il passaggio, ma devono avere il benestare del Csf, composto da rappresentanti dei ministeri.

È a questo punto che entra in campo la politica, «che deve fare la sua parte per accelerare il processo». Per Gomiero,  «se l’operazione andasse in porto in tempi rapidi, l'azienda potrebbe subito acquisire una cinquantina di persone specializzate», anche se l’obiettivo finale è quasi quadruplicare il numero attuale. «In questo momento siamo in attesa degli eventi - ha aggiunto -, stiamo aspettando che la situazione si sblocchi e non possiamo più perdere altro tempo prezioso. Per questo, serve un’altra spinta politica perché entrino gli arabi in via definitiva; l’azienda potrebbe diventare un’eccellenza non solo del nostro territorio ma italiana e non dobbiamo farci sfuggire questa opportunità di rilancio concreto».

Il 21 aprile, intanto, è stato l’ultimo giorno di cassa integrazione per i 120 lavoratori di SuperJet International e nell’incontro in Confindustria è emersa la volontà degli arabi di mettere subito 13 milioni di euro, necessari per affrontare i successivi dodici mesi. E questo permetterebbe di poter assumere proprio una cinquantina di dipendenti qualificati, necessari a ripartire. «Temiamo che se il progetto non dovesse decollare - aggiunge Gomiero - l’azienda sarebbe costretta a dichiarare fallimento, perché il denaro in cassa si sta esaurendo. E tra i dipendenti c’è preoccupazione. Per questo, chiediamo a chi di dovere di stringere i tempi, per non perdere questo treno».

Una spinta arriva anche dal segretario della Cisl Venezia, Michele Zanocco. «Il governo, la Regione Veneto attraverso la sua Unità di crisi e la città metropolitana di Venezia - spiega - si attivino con urgenza e immediatezza per non perdere questa occasione di sviluppo e rilancio del polo industriale e aeronautico di Tessera. Serve identificare una soluzione ad hoc anche per SuperJet International, così come già avvenuto per altre aziende italiane di proprietà o con partecipazione russa».

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