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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cavallino-Treporti

Assalto in casa a Cavallino Treporti: Sandro Levak torna in libertà

L'uomo, ritenuto l'autista della macchina che ha portato i banditi sul luogo, è uscito dal carcere di Treviso al termine dell'udienza di convalida del fermo

Sandro Levak è tornato in libertà. Il 55enne di origine nomade era stato arrestato a Maserada sul Piave (Treviso) nelle prime ore di lunedì 19 febbraio, perché ritenuto l'autista del gruppo di rapinatori che ha fatto irruzione nella casa della famiglia Biondo, a Cavallino Treporti. Levak, come riporta TrevisoToday, si è presentato questa mattina, 22 febbraio, davanti al gip Marco Biagetti per la convalida del fermo e l'interrogatorio di garanzia. Il giudice, che ha confermato l'arresto, ha stabilito che le esigenze cautelari nei confronti dell'uomo possano essere soddisfatte da una misura non detentiva. Così a Levak è stato imposto solamente l'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.

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«Mi sono recato a Cavallino per ragioni personali - ha detto il 55enne al gip - del resto raggiungo frequentemente la località veneziana dove acquisto dei farmaci. Ero in cerca di una persona e non l'ho trovata, così ho girato per i bar e sono arrivato fino a Punta Sabbioni. Ero in macchina da solo, non ho portato io i tre che avrebbero assaltato la casa nel tentativo di compiere una rapina. Con quel fatto non c'entro niente».

Il difensore di Levak, l'avvocato Andrea Zambon, che aveva chiesto l'annullamento dell'ordinanza di arresto, dice che all'interno del fascicolo non ci sarebbe traccia delle riprese effettuate dalle videocamere di sorveglianza che avrebbero ritratto tre persone scendere dalla Opel Corsa di Levak a poche decine di metri dall'abitazione e dirigersi verso l'obiettivo con grande fretta. Eppure sono proprio quei frame che avevano incastrato il nomade: la sua vettura infatti era stata filmata mentre percorreva i 6 chilometri che separano l'immobile da un rilevatore di targhe per poi fermarsi a una rotonda, lontana 50 metri da dove si sarebbe verificata la tentata rapina, scaricando sul posto i tre banditi.

Intanto gli inquirenti sono al lavoro per verificare se all'interno della macchina siano presenti le tracce lasciate da eventuali passeggeri. Al vaglio ci sarebbero anche i passamontagna abbandonati nella casa e alcune tracce di sangue appartenenti ad uno dei rapinatori che, dandosi alla fuga, si sarebbe ferito alla testa.

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