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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il Pd critico sull'ipotesi dei tornelli per l'ingresso a Venezia

Per il sindaco è una possibilità da prendere in considerazione. L'opposizione attacca: «Una misura che ricorda un parco a tema sul modello Gardaland»

Ancora critiche, da parte dell'opposizione, sul contributo di accesso per la città di Venezia. Il Partito democratico si dice contrario all'ipotesi dei tornelli di ingresso, una possibilità prospettata nei giorni scorsi dal sindaco Luigi Brugnaro. Un'idea considerata «bizzarra» da Monica Sambo e Tommaso Bortoluzzi, del Pd veneziano: «Abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà al sistema dei tornelli - spiegano - e sottolineato l’inefficacia del provvedimento del ticket di accesso per la regolamentazione dei flussi turistici degli escursionisti»: le misure, secondo il Pd, «sono in antitesi con l’idea che Venezia possa tornare ad essere una città a tutti gli effetti, con dei propri negozi di vicinato e delle attività artigianali», mentre ricordano quella di «un parco a tema sul modello Gardaland».

«La giunta - proseguono - tenta di coprire con tale provvedimento le sue inefficienze, trascurando la battaglia politica sui fondi della legge speciale, quei 150 milioni di fondi che permetterebbero di adottare vere misure per la salvaguardia ed il rilancio di Venezia come città:  fino al 2022 Brugnaro urlava contro il governo,  adesso tace per non disturbare gli alleati Fratelli d’Italia e Lega».

Il ticket, sostengono, «è inefficace» per arginare l'overtourism, basti pensare «al limite orario posto alle 16» e «all'esenzione dal provvedimento dei veneti: nessun freno viene posto ai gruppi dediti alla pratica dei “tour alcolici” i quali continueranno ad usare la città come un parco divertimenti senza rispetto delle regole e dei comportamenti». Concludono Sambo e Bortoluzzi: «La pretesa di pianificare la tutela della città con il solo ticket per 30 giorni all'anno o, peggio, tramite l'utilizzo dei tornelli, risponde alla volontà di utilizzare un mero provvedimento di facciata per non risolvere tutti gli altri problemi».

Anche Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) avanza le proprie perplessità ed evidenzia alcuni casi critici: «Mio padre novantenne vive fuori comune, per venirmi a trovare dovrà registrarsi sul portale; se io invece vivessi a Mestre, per poter visitare Venezia dovrebbe anche pagare, perché l'esenzione parenti non vale per i veneziani che si sono trasferiti a Mestre. Se decidessi di invitare amici o parenti non stretti (esempio: cugini) a Venezia, i medesimi dovrebbero registrarsi sul portale per non pagare il ticket; ma se con i medesimi organizzo invece un bacaro tour o un addio al celibato dopo le ore 16, nulla di tutto ciò». Gasparinetti conclude: «L'entrata in vigore è prevista per il 25 aprile, che per gli italiani è anche la Festa della Liberazione. La tentazione di un atto di disobbedienza civile in quella data simbolica è forte: ne parleremo».

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