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Cronaca Fossalta di Portogruaro

Il vento abbatte la Vecja di Fossalta, amata quercia secolare

La chioma non ha retto al forte maltempo della notte. Era una delle prime piante a essere stata classificata come monumento nazionale. «Un dispiacere per tutta la comunità»

Un'alba «amara per tutti», quella che segue il maltempo che ha investito il Veneto orientale nella notte tra il 12 e il 13 luglio. Non solo per i danni agli edifici, ai tralicci e ai raccolti, ma anche per la perdita di un albero che aveva una storia secolare: il vento ha fatto crollare la "Vecja di Fossalta", quercia situata presso la chiesetta di Sant'Antonio, a Fossalta di Portogruaro. Una perdita che lascia un profondo dispiacere nella comunità. «La Vecja - comunica SuPerAlberi, gruppo con sede a Tarcento che si occupa della cura del patrimonio ambientale - era amata dai suoi concittadini, seguita, consolidata, curata. La chioma non ha retto ai venti superiori ai 100 km/h che l'hanno colpita in pieno, non sappiamo ancora se downburst o tromba d'aria».

La monumentalità dell'albero, scrive l'organizzazione friulana Giant Trees Foundation, era stata riconosciuta con apposito decreto già negli anni '60. «Uno dei primi alberi monumentali d'Italia, quasi 700 anni di vita», così è descritta la pianta. Negli anni aveva perso alcuni rami, continuando a torcersi sotto il peso delle sue vecchiaia ultracentenaria, aveva subito l'attacco di coleotteri roditori del legno e di funghi. Nonostante la perseveranza e la tenacia di chi se ne è preso cura, la sua struttura biomeccanica era considerata molto degradata, e non ha retto alle raffiche della scorsa notte. Resta comunque la speranza che la pianta possa rigenerarsi: «Faremo tutto il possibile», comunicano i referenti di SuPerAlberi.

«Come lei - aggiunge il gruppo - tanti altri alberi, di tutte le età e specie, disseminati lungo le strade o fotografati dai clienti che ci scrivono in allarme». Il tutto proprio alla vigilia del TreeArt Festival, serie di appuntamenti sui temi ambientali che si svolge a Buttrio (Udine) dal 13 al 16 luglio. «Con il cuore pesante come il piombo e il groppo in gola - scrivono i referenti - partiamo dunque per questa giornata, dedicata alla condivisione, ai discorsi sul futuro che ci attende, alle paure che a volte ci stringono le spalle. Consapevoli che quel cambiamento che temiamo è già qui e che nascondersi, non parlarne, non agire, non trovare soluzioni non avrà conseguenze solo su di noi, ma in primis sugli alberi che amiamo».

Il maltempo si è abbattuto nell'area orientale del Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, con un nubifragio e una tromba d'aria che hanno causato diversi danni. Principalmente si segnalano alberi e tralicci caduti, oltre a edifici parzialmente danneggiati e staccionate divelte per il forte vento. Non risultano, al momento, conseguenze per le persone. Circa 150 le chiamate ai vigili del fuoco, che fin da subito si sono attivati per mettere in sicurezza i punti più colpiti. Oltre che a Fossalta di Portogruaro, gli interventi si stanno svolgendo a Concordia Sagittaria, Portogruaro, Eraclea, San Michele al Tagliamento, Martellago, San Stino di Livenza, Annone Veneto, Mirano, Scorzè. Al lavoro anche gli operatori della protezione civile con i mezzi di soccorso, assieme alle forze dell'ordine.

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