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I dati / Tessera

L'aeroporto recupera l'81% del traffico pre-covid: 9,3 milioni di passeggeri nel 2022

Salgono a 15 milioni se si considerano tutti gli scali del polo Nordest (Venezia, Treviso e Verona). Dati positivi, se si pensa che il primo trimestre è stato condizionato dagli strascichi della pandemia e dall’inizio della guerra in Ucraina

L'aeroporto di Venezia recupera gran parte del volume di traffico del 2019, anno precedente alle restrizioni della pandemia. I passeggeri movimentati al Marco Polo nel 2022 sono stati oltre 9,3 milioni (1 milione al mese da giugno a settembre), equivalenti all’81% del traffico pre-covid. Numeri positivi che si registrano anche negli altri scali del polo aeroportuale Nordest, che comprende Venezia, Treviso, Verona e Brescia: in tutto 15 milioni di passeggeri, con un recupero medio sempre dell’81%. Brescia svolge principalmente attività cargo e ha movimentato 39mila tonnellate di merce, +27% rispetto al 2019.

Dopo un primo trimestre condizionato dalla diffusione della variante omicron e dall’avvio della guerra in Ucraina, a partire dal secondo trimestre le compagnie aeree hanno reagito, proponendo nuovi voli e destinazioni. L’87% del traffico del 2022 è stato generato a partire dal mese di aprile e l'apice è stato raggiunto nel perido estivo, nonostante le difficoltà e le cancellazioni dovute alla carenza di personale. Secondo il gruppo Save, inoltre, tutti gli scali stanno progressivamente recuperando quote di traffico.

Aeroporto Marco Polo

I primi 4 vettori per contribuzione passeggeri sono basati al Marco Polo di Venezia: Ryanair e Wizz Air hanno aperto le loro basi quest’anno, aggiungendosi a quelle già esistenti di easyJet e Volotea, che complessivamente garantiscono al territorio un’ottima accessibilità sia internazionale che domestica, con un ampio network di destinazioni.

I vettori network (tra i principali: Air France, Lufthansa, British Airways, Iberia e KLM) hanno svolto un ruolo importante nel recupero dei flussi internazionali e intercontinentali attraverso i loro hub europei, contribuendo a soddisfare una domanda di mercato ben superiore alla capacità offerta dai collegamenti diretti di lungo raggio. Le cinque principali compagnie hanno avuto un'incidenza sul traffico del 18%.

Il mercato principale si è confermato quello domestico, con oltre 2,2 milioni di passeggeri (il 24% del totale). I principali mercati internazionali, invece, sono stati Francia, Gran Bretagna e Spagna. Per quanto riguarda le destinazioni, le città preferite sono Parigi, Barcellona, Catania, Napoli e Madrid.

Con la stagione estiva 2022, dopo oltre due anni, il Marco Polo ha riaffermato il suo ruolo di terzo aeroporto intercontinentale nazionale, riattivando sostanzialmente tutte le rotte storiche per il Nord America (New York JFK, New York Newark, Atlanta, Philadelphia, Toronto, Montreal). Verso est, si riconferma con successo il volo di lungo raggio su Dubai, già riattivato a luglio 2021: oltre ad essere una destinazione di crescente interesse per il mercato italiano, Dubai rappresenta uno snodo fondamentale per i collegamenti con l’Asia, grazie anche alla riapertura di mercati strategici come Giappone, Corea del Sud e Cina.

Nell’estate 2023, oltre alla riconferma dei voli sul Nord America, il network intercontinentale si arricchirà con i nuovi collegamenti di medio raggio sull’Arabia Saudita (Riyad e Jedda) e su Smirne, in Turchia.

Treviso e Verona

Lo scalo Antonio Canova di Treviso ha gestito oltre 2,6 milioni di passeggeri da inizio anno, con un recupero dell’81% dei flussi del 2019. Per tutto il periodo estivo, ha conseguito un volume medio di 250mila passeggeri al mese. Una crescita alimentata dagli investimenti di Ryanair (a giugno 2021, con la riapertura dello scalo, ha inaugurato una sua base operativa stabile con 2 aeromobili) e Wizz Air. I principali mercati internazionali nel 2022 sono stati Romania (320mila passeggeri) e Spagna (307mila). L’89% dei passeggeri ha viaggiato su destinazioni internazionali; i passeggeri su destinazioni domestiche sono stati 284mila. Le principali rotte sono state Bruxelles, Bucarest, Tirana, Lamezia Terme e Parigi.

L’aeroporto Catullo di Verona ha registrato circa 3 milioni di passeggeri, recuperando l’82% dei volumi del 2019: un ottimo risultato, se si considera che al tempo il mercato russo, oggi totalmente assente, contava oltre 235mila passeggeri, circa il 6,5% del traffico complessivo. Il principale mercato è quello domestico, con quasi 1,4 milioni di passeggeri (46% del traffico complessivo), mentre in campo internazionale è il mercato inglese a guidare la classifica, seguito da Germania, Albania, Spagna, Egitto e Grecia. Principali destinazioni sono state Catania, Palermo, Bari, Cagliari e Londra LGW. Nel corso dell’anno è ripresa l’operatività sulle destinazioni turistiche di lungo raggio, che hanno movimentato circa 30 mila passeggeri (Repubblica Dominicana, Maldive, Tanzania e Kenya). Ryanair è stato il primo vettore, con 950mila passeggeri (32% del traffico complessivo), seguito da Volotea, Neos e Wizz Air.

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