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Cronaca

Bando contestato: «Con due disabili in famiglia non ho il posto barca garantito»

Protesta di una veneziana per il basso punteggio assegnato alla categoria: «Rischio di trovarmi a dover ormeggiare molto distante da casa, come faccio a trasportare mio padre?»

Il punteggio per disabili nel bando appena pubblicato per l'assegnazione di spazi acquei nei rii veneziani potrebbe non essere sufficiente. «Ho due persone con disabilità motorie in famiglia - racconta una residente - e rischio di trovarmi a breve senza un posto dove ormeggiare la barca, oppure di ottenerne uno talmente distante da casa da rendere gli spostamenti impossibili. Non è un problema da poco, visto che, ad esempio, accompagno mio padre al San Camillo per le terapie».

Sistema a punti

In realtà il bando prevede una premialità per chi è in possesso di tagliando "ex articolo 188", ovvero relativo alla circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone invalide. È anche vero, però, che il punteggio assegnato a questo tipo di codice sembra basso (5 punti) se comparato ad altri parametri, ad esempio quello che premia chi è in possesso di una barca tipica in legno (ben 14 punti) o una che va solo a remi (12 punti). Insomma, la protesta della veneziana nasce dalla constatazione che, di fatto, non esiste una corsia preferenziale per una categoria che invece dovrebbe godere di certi diritti a prescindere.

L'appello

«A febbraio 2017 mi è stato assegnato il posto barca provvisorio, che scade a dicembre - spiega la residente - Ora mi viene detto che presto quello spazio andrò sgomberato perché sarà trasformato in un posto a tempo. Così rischio di restare senza posto: la mia barca è in vetroresina perché la uso anche in inverno, trasporto persone malate e anziane. Quindi ha un punteggio minore rispetto a quelle in legno e alla fine il totale potrebbe non bastare».

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