'Ndrangheta: estradato in Italia il latitante Valerio Salvatore Crivello
Condannato all'ergastolo, nei tra anni di fuga si era rifatto una vita in Germania, dove lavorava come personal trainer in un noto resort
Valerio Salvatore Crivello, 45enne legato alla 'Ndrangheta e arrestato lo scorso 4 settembre in Germania dopo una latitanza di tre anni, è stato riportato in Italia. Lo ha accompagnato nei giorni scorsi il personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale.
Clicca qui per iscriverti al canale WhatsApp di VeneziaToday
L'omicidio e la condanna all'ergastolo, poi la fuga
Originario di Casale Monferrato, Crivello era legato alla cosca Scofano-Martello-La Rosa di Paola ed era stato inizialmente arrestato dopo la condanna definitiva all'ergastolo per l'omicidio aggravato dal metodo mafioso di Pietro Serpa, commesso il 27 maggio 2003 a Paola. La sua fuga era iniziata il 20 novembre 2020, quando, venuto a conoscenza del pronunciamento definitivo della Suprema Corte di Cassazione, si era allontanato dall'abitazione dei suoi genitori a Scorzè, dove si trovava agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
La nuova vita da personal trainer in un resort
La sua cattura è avvenuta il 4 settembre sull'isola di Sylt, in Germania, grazie al coordinamento tra le forze di polizia italiane e tedesche. In questi tre anni, Crivello si era rifatto una vita in Germania, dove lavorava come personal trainer in un noto resort, usando documenti contraffatti e false generalità. Un arresto che è stato possibile grazie alla collaborazione tra il nucleo investigativo carabinieri di Venezia, l’unità I-Can del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale e la Bundespolizei tedesca. Le indagini, dirette e coordinate dalla procura presso la Corte di Appello di Catanzaro, hanno permesso di porre fine alla lunga latitanza di Crivello, restituendolo alla giustizia italiana.
