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Cronaca

Giornata della Memoria: Cgil in prima linea "A 80 anni dalle vergognose leggi razziali"

"Molti hanno ancora il ricordo di un regime che ha tolto la libertà a un intero popolo, costringendo alla clandestinità e annientando la libertà di pensiero, di parola, di senso critico"

Tante iniziative per non dimenticare. A ottant’anni dall'emanazione delle leggi razziali in Italia, lo Spi Cgil del Veneto celebra la Giornata della Memoria promuovendo occasioni di confronto e dibattito nel territorio. Solo per citarne alcune, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Belluno, con una lunga serie di appuntamenti dedicati al ricordo e all'analisi della situazione attuale, attraverso spettacoli teatrali e musicali, mostre, presentazione di libri, letture di poesie. Ci saranno anche le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona gli orrori dei campi di sterminio (come quella di Oleg Mandic a Padova, deportato ad Auschwitz, o di Gilberto Salmoni a Vicenza, sopravvissuto al campo di Buchenwald).

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“Mai come ora la giornata della Memoria deve farci riflettere sul nostro presente partendo dalle terribili esperienze del passato – commenta Elena Di Gregorio, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto -. Molte persone anziane hanno ancora negli occhi il ricordo di un regime che ha tolto la libertà a un intero popolo, costringendo gli oppositori alla clandestinità e annientando la libertà di pensiero, di parola e di senso critico. Un regime che nel 1938 ha emanato le leggi razziali contribuendo allo sterminio e alla persecuzione di milioni di ebrei, zingari, omosessuali, disabili e oppositori politici, in nome di una supposta superiorità della razza da preservare. I recenti fatti di cronaca, con il protagonismo di forze dichiaratamente fasciste e razziste, come Forza Nuova e Casa Pound, ci richiamano alla responsabilità di reagire e di non dimenticare. È questo il senso della Giornata della memoria e della necessità di diffondere e trasmettere anche tra le nuove generazioni i valori della nostra Costituzione e il rifiuto dei fascismi. Citando Primo Levi vorrei dire 'Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario'".

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Spi e Cgil, assieme a più di venti associazioni, hanno deciso di lanciare una sottoscrizione a livello nazionale per dire “mai più fascismi” e per chiedere la messa al bando di tutte quelle forze che si richiamano a ideali neofascisti e neonazisti. È possibile leggere e firmare il testo integrale dell’appello e la petizione in tutte le sedi Cgil in Veneto e su CHANGE.ORG a questo indirizzo: https://www.change.org/p/istituzioni-democratiche-mai-pi%C3%B9-fascismi-appello-nazionale

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