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Ca' Foscari inaugura la residenza studentesca di via Torino

A Mestre cresce la disponibilità di posti letto e spazi per studenti universitari. Nel 2024 partono i lavori del nuovo edificio per mensa e aule studio

I primi studenti hanno iniziato ad abitarci a partire da novembre. Oggi, 11 dicembre, è il giorno dell'inaugurazione ufficiale per la residenza del campus scientifico di Ca' Foscari in via Torino, a Mestre: con 142 posti letto, è la prima struttura residenziale di proprietà dall'ateneo sulla terraferma veneziana e, considerando quelle di Santa Marta e San Giobbe, porta il totale dei posti letto di Ca' Foscari a 1021. L'opera rappresenta un importante tassello nello sviluppo della città, che nei prossimi anni punta ad aumentare sensibilmente la presenza di studenti universitari.

Mestre si apre agli studenti

Per realizzare la residenza sono serviti 4 anni e 15,76 milioni di euro, in maggioranza fondi di Ca' Foscari e in parte provenienti dal ministero. Si tratta di un edificio di classe energetica A4, per un totale di 8700 metri quadri di superficie. I letti sono distribuiti in 32 stanze singole, 23 doppie e 32 mini alloggi per due persone. Le rette sono variabili: per gli studenti vincitori di concorso Esu senza borsa di studio vanno da 150 a 200 euro al mese, per quelli con borsa di studio da 200 a 320; per gli studenti internazionali, da 330 a 420 euro. Con l'inaugurazione il campus assume una forma più compiuta, di pari passo con la progressiva evoluzione urbana dell'area: la sede universitaria era stata inaugurata nel 2014 in un luogo che in precedenza era del tutto abbandonato, ora via Torino è collegata con un nuovo ponte stradale a via della Libertà e con una passerella ciclopedonale a Forte Marghera.

La nuova residenza universitaria di via Torino a Mestre

«È un giorno importante - è il commento della rettrice Tiziana Lippiello -. Oggi completiamo il ciclo delle prime tre residenze studentesche: dopo avere inaugurato quelle di Santa Marta e San Giobbe, abbiamo finalmente uno spazio di residenza al polo scientifico di Mestre. Siamo fiduciosi che il nostro impegno in questo ambito potrà proseguire ulteriormente, e in particolare attendiamo l'approvazione del progetto dell'ex caserma Pepe del Lido di Venezia. Ca' Foscari continuerà a fare della residenzialità studentesca uno dei suoi principali obiettivi, confidando nel sostegno delle politiche cittadine e del Paese».

Campus diffuso

Stefano Ferrarese, direttore dell'Esu Venezia (l'ente per il diritto allo studio universitario), ha fatto notare come l'inaugurazione sia un ulteriore passo di un piano che in poco tempo ha messo a disposizione 774 posti letto a Mestre. «Possiamo considerarlo un campus diffuso - spiega - Quest'anno, oltre alla residenza di via Torino, abbiamo aperto l'Oasi (30 posti letto) e Le Tettoie (38), oltre a stringere un accordo con CampusX che ha acquistato uno degli ostelli di via Ca' Marcello (564 posti letto, dei quali 200 gestiti dall'Esu). È la concretizzazione dell'idea di Venezia Città Campus, e allo stesso tempo un'operazione di riqualificazione urbana all'interno di una zona sempre più animata dalla presenza di studenti».

Nuovi servizi

Il progetto dell'edificio di via Torino è stato curato dallo Studio Architetto Mar. La residenza è costruita secondo gli standard energetici più moderni e sul tetto è installato un impianto fotovoltaico da 28 kWp, che copre il 37% dei consumi elettrici annui. L’illuminazione è a led ed è previsto un sistema di recupero delle acque piovane per l'alimentazione dei wc. Vicino allo stabile è in programma la realizzazione di un ulteriore edificio di due piani (più uno interrato): ospiterà mensa, palestra e aule studio. I lavori dovrebbero essere avviati nel 2024.

Piergiovanni Sorato, presidente di Esu Venezia, conferma: «Siamo convinti che il modo migliore di crescere sia quello di farlo insieme, e l’approccio cooperativo con Ca’ Foscari va esattamente in questa direzione, mettendo a fattor comune risorse e competenze nell’interesse degli universitari, giovani che oggi rappresentano il nostro capitale umano e che un domani saranno la classe dirigente del Paese. L’apertura del campus scientifico di via Torino - aggiunge Sorato - è un ulteriore traguardo che testimonia il nostro impegno concreto volto a dare una risposta capillare sui territori al fabbisogno abitativo degli studenti».

Aumenta la richiesta

È chiaro che i posti letto messi a disposizione fino a questo momento coprono solo una piccola parte del fabbisogno. Lo ha ricordato Angelica Morresi, rappresentante degli studenti nel CdA dell'Esu Venezia. «Sono più di 3mila gli studenti risultati idonei nelle graduatorie ma non beneficiari di borse studio. L'inaugurazione di oggi rappresenta un esempio virtuoso: siamo di fronte alla prova tangibile che politiche basate sul sostegno allo studio e su servizi accessibili si possono realizzare, basta solo volerlo. Questa nuova residenza è una goccia nel mare, ma può essere modello per ulteriori progetti. Servono finanziamenti strutturali da parte della Regione». Sul tema della residenzialità, l'Unione degli universitari (Udu) e la Rete degli studenti medi hanno convocato una manifestazione per il 12 dicembre alla sede del consiglio regionale del Veneto.

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