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Cronaca Bissuola / Via Crusca

"Sballo" tra giovanissimi, arrestato un 17enne con tasche piene di Lsd

Le manette sono scattate nella notte tra sabato e domenica dopo un controllo delle Volanti in un capannone di via della Crusca a Mestre

Minorenne arrestato con nella tasca del giubbotto 18 dosi di Lsd. Sempre nello stesso capannone di via della Crusca a Mestre dove aveva passato il sabato sera una giovane non ancora 18enne di San Donà che la domenica mattina seguente nella stazione ferroviaria di Mestre era collassata. Una overdose poco prima di tornare a casa al termine di una serata che doveva essere di divertimento. Ora il nuovo caso. Il baby pusher, dopo gli accertamenti condotti in questura, è stato arrestato.

SBALLO NELLA FESTA, 17ENNE COLLASSA: OVERDOSE

Da sottolineare il fatto che l'intervento delle Volanti sul posto è stato richiesto dall'addetto alla sicurezza del locale, che ha puntato quel ragazzo dal comportamento sospetto. Nervoso. Una volta arrivati gli agenti hanno accompagnato fuori il minore, visibilmente imbarazzato. Poi lo hanno perquisito, trovandogli addosso lo stupefacente. Un acido. Di quelli assunti dai giovani per tirare tardi fino a notte inoltrata. Il 17enne è incensurato e abita nel Miranese.

SPACCIO ED EX MALA, SGOMINATI I "SANDONATESI"

A distanza di due settimane torna quindi alla ribalta purtroppo la piaga della droga che gira tra i giovanissimi. In diverse riprese tra lo Spinetense, il Veneziano e la Riviera del Brenta (oltre alla maxi operazione contro i "Sandonatesi" di pochi giorni fa) la vendita di stupefacenti anche a chi è ancora in età scolare ha conquistato spazio all'interno delle cronache locali.

IL NUOVO SPACCIO - "Sono spesso giovanissimi, incensurati, ben inseriti in compagnie di coetanei - spiega l'assessore alle Politiche giovanili Gianfranco Bettin - dei quali hanno la fiducia e che accettano da essi ciò che non accetterebbero mai né da spacciatori dalla fama criminale, per timore, né da "tossici" notori, per repulsione. In una ricerca tuttora in corso ma i cui risultati appaiono già con chiarezza, curata dall'Associazione Airis per conto dell'assessorato - sottolinea - la presenza di queste figure risulta sempre più determinante proprio nel coinvolgimento di giovanissimi nel consumo dei diversi tipi di droga, soprattutto, come in questo caso, acidi e pasticche stupefacenti di varia specie ma anche eroina e cocaina".

Per Bettin, si tratta a volte di ragazzi e ragazze "che non hanno ben chiaro ciò che stanno facendo, letteralmente 'irresponsabili', ma in casi sempre più numerosi si tratta invece di soggetti che lo sanno benissimo, che accettano di farsi spacciatori e quindi potenziali venditori di morte e certamente produttori di drammi umani e sociali avendo chiarissimo cosa stanno facendo. Una forma di spregiudicato affarismo che, in età giovanissima e sulla pelle dei coetanei, replica ciò che di solito è tipico di un certo mondo adulto". Il senso della campagna 'Chi spaccia e' un infame' promossa dall'assessorato alle Politiche giovanili, conclude, "è esattamente questo: sollevare la questione della responsabilità di tutti coloro che spacciano e in particolare agli occhi dei più giovani".

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