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Lunedì, 29 Aprile 2024
Alto impatto / Marghera / Via Giorgio Rizzardi

Marghera e il quartiere Piave al setaccio: 40 carabinieri sulle strade e l'elicottero in volo

Servizio straordinario in città, controllate 81 persone. Nei giorni scorsi due pusher arrestati in flagrante

Un massiccio spiegamento di forze per togliere spazio al piccolo crimine. Anche nelle zone di Marghera da cui, proprio nella giornata di ieri, i residenti chiedevano «vigilanza e tutela». Dal pomeriggio di giovedì 25 gennaio, fino all'alba del giorno successivo, oltre 40 carabinieri a piedi hanno passato al setaccio le aree a nord e a sud della stazione di Mestre, il quartiere Piave e le strade "sensibili" della città giardino: via Rizzardi e Ulloa fino a piazza Sant’Antonio, dove è stata collocata una stazione mobile simile a quella presente nei giardinetti di via Piave. Sotto osservazione anche il sottopasso ferroviario che collega via Dante a via Rizzardi e via Ulloa, luogo di degrado dove trovano riparo spacciatori e assuntori.

All'operazione hanno partecipato i carabinieri della compagnia di Mestre, altre pattuglie del Comando provinciale, il personale del 4° Battaglione e due unità cinofile di Torreglia. Per due ore l'elicottero del 14° Nucleo di Belluno ha sorvolato la città, sempre in base alle disposizioni impartite dal prefetto Darco Pellos tramite il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel corso del servizio sono state controllate 81 persone. Di queste, 7 erano assuntori di droga e sono state segnalate alla prefettura perché in possesso di modiche quantità di stupefacente.

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Non è un'operazione estemporanea. Il Comando dei carabinieri fa sapere di essere al lavoro per «mantenere alta la guardia su Mestre, per consolidare i positivi risultati guadagnati giorno dopo giorno grazie al prolungato sforzo avviato dall’autunno 2022, e presidiare con attenzione le aree critiche di Marghera per scongiurare il radicarsi di abitudini criminali simili a quelle che hanno per lungo tempo caratterizzato la zona adiacente allo scalo ferroviario mestrino».

È così che, nella serata di lunedì scorso, i carabinieri di Mestre hanno assicurato alla giustizia due pusher sorpresi in flagrante a Marghera. I militari della sezione radiomobile hanno arrestato, nei pressi della chiesa di Sant’Antonio, un uomo tunisino mentre stava vendendo una dose a due italiani. Aveva un involucro di 10 grammi di eroina addosso, altra droga l'aveva nascosta assieme ad un bilancino nella una fessura di un muro. È stato poi accertato che l’uomo, dopo essere stato riaccompagnato in Tunisia lo scorso anno, era rientrato clandestinamente in Italia. Arrestato con l’accusa di spaccio e per il rientro nel territorio nazionale, all'udienza di convalida gli è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Venezia.

L'altro, di nazionalità nigeriana, è stato intercettato in piazza Mercato: alla vista dei carabinieri ha ingoiato qualcosa, che poi - in seguito ai controlli eseguiti all'ospedale dell'Angelo - si è scoperto essere eroina. Nel suo stomaco c'erano 36 ovuli. Anche a lui, all’esito dell’udienza di convalida, è stata applicata la misura del divieto di dimora nella città metropolitana di Venezia.

Carabinieri nei giardini di via Piave a Mestre

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