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Cronaca Zelarino

A Mestre un balzo in avanti nella radioterapia grazie all'acceleratore "potenziato"

È una "fusione" tra lo strumento usato per le radioterapie e una Tac. La nuova tecnologia consente di aumentare la precisione nell'erogazione delle radiazioni

Un passo in avanti decisivo grazie alla tecnologia applicata alla terapia del tumore. Succede all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove da oggi i trattamenti nella Radioterapia sono molto più efficienti grazie alla fusione tra un acceleratore lineare e una Tac. Lo spiegano il primario della Radioterapia Oncologica, Imad Abu Rumeileh, e il primario della Fisica Medica, Sonia Reccanello: “All’acceleratore lineare usato per le radioterapie è stato aggiunta una tomografia assiale computerizzata volumetrica. Arriviamo così alla Radioterapia Guidata dalle Immagini (IGRT) che consente, grazie a immagini radiologiche di altissima qualità fornite dalla Tac, di monitorare costantemente la reale posizione del bersaglio immediatamente prima dell’erogazione delle radiazioni: siamo in grado quindi di irradiare con maggiore precisione organi suscettibili di spostamenti pur minimi tra una frazione e l’altra (come avviene, ad esempio, nel caso della prostata)”.

L’upgrade dell’acceleratore con la Tac, inoltre, permetterà l’erogazione di trattamenti radioterapici con tecniche moderne, come la “radioterapia ad intensità modulata” (IMRT): “La IMRT rappresenta un’avanzata tecnica di radioterapia oncologica – spiegano i due primari – caratterizzata dalla possibilità di adattare la distribuzione della dose terapeutica alla geometria, anche molto complessa, di una massa tumorale, e di salvaguardare nel contempo in modo ottimale i tessuti sani adiacenti, riducendo quindi la probabilità di complicanze. Questo si traduce, per alcune patologie in un aumento della probabilità di controllo locale”. Consentendo un trattamento più preciso e più potente, l’acceleratore potenziato con la TAC rende molto più efficace ogni singola seduta, e permette di ridurne il numero, con un ovvio vantaggio per il paziente: l’utilizzo della nuova tecnologia installata all’Angelo permette di ridurre, ad esempio, un ciclo da 40 sedute di radioterapia a sole 28. “Un’importante modifica al nostro acceleratore lineare di punta – spiega il direttore dell’Ulss 12, Giuseppe Dal Ben – posiziona la nostra Radioterapia tra quella in possesso della migliore dotazione tecnologica nel Veneto. Questo investimento, sommato alla positiva sinergia tra radioterapisti e fisici medici, porta la nostra Radioterapia al livello dei grandi centri oncologici ”.

Il potenziamento tecnologico è solo uno degli interventi che stanno consentendo alla Radioterapia dell’Angelo un rapido progresso dell’attività: “Nel 2015 abbiamo trattato 1600 pazienti, contro i 1100 del 2014 – dice il primario Imad Abu Rumeileh – e questo aumento del lavoro svolto è stato ottenuto attraverso una razionale riorganizzazione delle procedure interne. Abbiamo introdotto la figura del medico referente per ogni diversa patologia, rendendo più chiari e semplici i percorsi anche per i pazienti, e siamo passati da circa 20 a più di 30 prime visite settimanali, velocizzando la presa in carico dei nuovi utenti. Un nuovo sistema informatizzato, infine, monitora, per ogni singolo utente, tutte le fasi del percorso terapeutico, per evitare errori e difficoltà. Ora il nuovo acceleratore potenziato ci permette terapie migliori e più agili, che garantiranno un ulteriore aumento della qualità delle attività fornite all’utenza”. “Crescerà ulteriormente grazie a questa nuova tecnologia – conclude il dottor Abu Rumeileh – anche il rapporto stretto ed efficace con le Oncologie degli ospedali del territorio provinciale, che già pone l’Angelo al centro della rete di cura anche in questo settore”.

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