rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La mobilitazione

Oggi è sciopero dei trasporti e dei settori privati

L'iniziativa riguarda bus e vaporetti dalle 10 alle 13 in ambito urbano, dalle 19.30 alle 22.30 per l'extraurbano. Coinvolti anche i treni e altri servizi. Presidio di Cgil e Uil al Vega

Giovedì 11 aprile è giorno di sciopero nazionale per vari settori privati e pubblici. A Venezia e provincia l'iniziativa interessa il personale di Avm, Actv e Vela per 3 ore (dalle 10 alle 13 nel trasporto pubblico urbano, dalle 19.30 alle 22.30 in ambito extraurbano) e quello del Gruppo FS, dalle 9 alle 13. Di conseguenza potrebbero verificarsi disservizi nelle corse di autobus, tram, vaporetti e treni. Gli orari dello sciopero, comunque, sono al di fuori delle fasce di punta.

Clicca qui per iscriverti al canale WhatsApp di VeneziaToday

L'astensione dal lavoro riguarda anche il personale di Veritas: la società ha avvertito l'utenza che in questa giornata potrebbero non essere assicurati alcuni servizi come la raccolta dei rifiuti, il call center, gli ecocentri e gli ecomobili. Sono garantite le prestazioni minime stabilite dalla legge, che nel caso dell’igiene ambientale riguardano soggetti speciali come ospedali e grandi comunità. Sono interessati anche i concessionari autostradali (Autostrade Alto Adriatico e Cav), per quanto riguarda il settore circolazione e sicurezza: anche in questo caso ci sono dei servizi garantiti, come il centro radio informativo, gli ausiliari alla viabilità e la gestione degli impianti.

Sciopero per la tutela del lavoro

Cgil e Uil hanno proclamato la mobilitazione «per chiedere un’azione concreta contro gli infortuni sul lavoro, una riforma fiscale equa e la centralità del lavoro nelle politiche di sviluppo e d’impresa». Alle ore 14.30 è in programma un presidio alla sede di Confindustria, presso il Vega di Marghera. «Apriremo il presidio con uno striscione contro le morti sul lavoro, che sono una piaga dilagante - dichiarano Daniele Giordano e Igor Bonatesta, rispettivamente segretari della Cgil e della Uil Venezia -. A pochi giorni dal drammatico incidente che è costato la vita ad un lavoratore al teatro Momo ci troviamo a fare i conti con una situazione che ha raggiunto e superato quella del “pre-covid”. Non possiamo ogni volta aspettare, per parlare di sicurezza sul lavoro, il più drammatico degli esiti. Abbiamo denunciato l’enorme numero di infortuni che comportano un danno permanente sulla vita della lavoratrice o del lavoratore, con un numero totale che nel 2022, in provincia di Venezia, raggiunge la cifra record di 9.829 eventi».

«La nostra regione - aggiunge Tiziana Basso, segretaria della Cgil Veneto - continua ad essere tra i primi posti in Italia per infortuni e morti sul lavoro. Serve un cambiamento immediato, strutturato e radicale che metta lavoratrici e lavoratori al centro, per garantire salari più equi, sicurezza e lotta alla precarietà. Solo così, congiuntamente al superamento dei subappalti a cascata, si riusciranno a superare le criticità e riaffermare la dignità e la qualità del lavoro». «A livello nazionale, la Uil ha chiesto di istituire il reato di omicidio sul lavoro - aggiunge Roberto Toigo, segretario Uil Veneto - ed è probabilmente una delle strade da perseguire, visto che si continua a morire con il ritmo di una vittima ogni tre giorni nella nostra regione».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oggi è sciopero dei trasporti e dei settori privati

VeneziaToday è in caricamento