Coldiretti plaude al maxi sequestro di pesce in Romea: "Tutti in trincea per il made in Italy"
Tre tonnellate di prodotto ittico dalla Croazia, senza documenti, sequestrate a Mira domenica pomeriggio: "Bene i controlli della Locale, questi commerci illegali danneggiano il mercato"
"Bene il contrasto a forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone". È il commento di Coldiretti Venezia dopo il sequestro delle tre tonnellate di pesce azzurro che viaggiavano a bordo di un mezzo pesante proveniente dalla Croazia, domenica, ed erano dirette a Chioggia, bloccate per difformità a seguito di controlli della polizia locale di Mira, in Romea.
Nessuna documentazione sulla filiera: sequestrate 3 tonnellate di pesce in Romea
Made in Italy
“La politica sindacale di Coldiretti è orientata a valorizzare la produzione Made in Italy attraverso operazioni di tutela e chiarezza. Sono fortemente sostenuti dunque dalla nostra associazione tutti i provvedimenti volti a fermare le speculazioni e garantire maggiore trasparenza nel commercio a tutela delle aziende agricole e dei cittadini", dice il direttore Coldiretti Venezia, Giovanni Pasquali.
Tracciabilità e sicurezza
Due italiani su tre (68%) sono preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute, anche per effetto del ripetersi degli scandali alimentari, secondo l’indagine Coldiretti. È necessario infatti tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario con 292 prodotti Dop/Igp, anche attraverso azioni di contrasto alle alterazioni, sofisticazioni e adulterazioni degli alimenti.
Verifiche
Le verifiche hanno accertato come ci fossero diverse irregolarità di tipo documentale e per questo motivo tutta la merce presente è stata sequestrata. A intimare l'alt al conducente, dipendente di una ditta di import-export del Paese di provenienza, la Croazia, gli agenti della Locale: il camionista ha accostato poco prima delle 18, ma i controlli sono continuati piuttosto a lungo.
Danni per migliaia di euro
Il mezzo pesante era partito con un carico di 6 tonnellate di pesce azzurro e la metà era stata evidentemente già sperciata: le rimanenti 3 tonnellate sono risultate prive di filiera e per questo motivo sono state requisite. Al conducente è stata elevata una multa da 1.500 euro, ma il danno maggiore è il valore del pesce che non raggiungere le tavole dei consumatori, che si aggira sui 6mila euro.