rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Dolo / Via Riviera del Brenta, 21

Tornado: 400 case inagibili, 200 gli sfollati: corsa ai fondi d'emergenza

Il Governo promette aiuti, piano straordinario della Regione. Zaia: "I media non parlano di noi, ma poi siamo i primi a pagare le tasse"

Ogni ora che passa lo scenario si fa sempre più chiaro e preoccupante. Perché sono un centinaio gli sfollati solo per il territorio del Comune di Dolo, il cui sportello dedicato in municipio continua a ricevere visite di residenti alle prese con i danni del tornado. Un fiume di gente che dalle 8 di mattina in poi racconta ci che è accaduto loro. Trovano non solo sostegno a livello amministrativo, ma anche psicologico. Grazie all'aiuto gratuito di una cinquantina di esperti dell'Ordine degli psicologi del Veneto. Si parte da qui per raccontare ciò che sta accadendo venerdì, a 48 ore dal tornado che ha devastato la Riviera del Brenta. Da quell'ufficio con cui per forza di cose tutti i dolesi dovranno fare i conti. Stesso destino per i residenti di Cazzago di Pianiga e di Mira. Il grande "nemico" ora come ora è la burocrazia, che spaventa. Servono soldi per ripartire e servono subito. Per le due giovani parrucchiere con il negozio devastato a Mira, o il vivaista con danni per mezzo milione di euro. Sono due esempi tra decine. 

DOPO 48 ORE SPUNTA "SAM",  SALVATO IL GATTO DI VILLA FINI - VIDEO

Intanto le macerie diminuiscono sempre più dalle strade, perché si lavora senza sosta. Non a caso dunque venerdì è stato il giorno anche della visita dei rappresentanti del governo: il sottosegretario allo Sviluppo economico Enrico Zanetti, il sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani, parlamentari. Ribadiscono che il premier Renzi è vicino a chi è rimasto senza casa, e gli aiuti arriveranno. Anche attraverso un allentamento del patto di stabilità per le amministrazioni comunali colpite. Dopodiché c'è anche la Regione in campo. Giovedì stanziati sei milioni di euro (metà verranno ufficializzata lunedì perché serve la votazione del Consiglio regionale), e in cantiere un piano straordinario: "Ho chiesto ai miei assessori che ognuno per le proprie deleghe predisponga degli aiuti ad hoc - ha spiegato il presidente della Regione, Luca Zaia - Ho fatto un sopralluogo col sindaco Alvise Maniero a Porto Menai a Mira, anche lì la devastazione più assoluta. Però devo dire che i media nazionali hanno raccontato poco delle nostre vicende. Quando dobbiamo pagare le tasse però siamo i primi". Una stoccata che dalle redazioni vuole arrivare dritta alla Capitale, perché se la macchina dei soccorsi sta nel complesso funzionando, ora la palla deve necessariamente passare al Governo, visto che una via ufficiale degli aiuti economici ancora non c'è. 

ZAIA INCONTRA I PROPRIETARI DI VILLA FINI: "COM'ERA E DOV'ERA" - VIDEO

Sambruson e Mira "terremotate": Villa Fini non c'è più

"Venendo qui ho sentito il presidente Renzi, che ha subito convenuto il fatto che il Governo ci sarà sul fronte del riconoscimento dello stato di calamità - ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Enrico Zanetti - Troveremo le formule esatte d'aiuto. Quello che rimane nel cuore è la grande calma e fermezza con cui si affrontano queste situazioni, laddove da altre parti si vedono delle coomprensibili scene di isterismo". Come e quando, dunque. Le due questioni cruciali: "Non accetterò risorse dirette solo al patrimonio pubblico - attacca il presidente Zaia - qui sono i privati a dover essere aiutati. Questa è la catastrofe delle catastrofi per noi. Perchè i fermi produttivi potrebbero mettere in ginocchio imprese intere, e non possiamo permetterlo. Continuo a trovare soprattutto giovani imprenditori con le lacrime agli occhi e le unghie consumate a furia di tirare su macerie. Che i soldi stanziati rimangano fuori dal patto di stabilità dei Comuni. Come con l'alluvione del 2010 saranno i sindaci che potranno amministrare i soldi che da Roma arriveranno alla Regione. Invertiamo il processo, perchè sono loro ad avere diretto contatto con il territorio. Allora in nove mesi chiudemmo il capitolo, sarà così anche qui. Conto di avere una prima stima dei danni ed entro sette giorni mi attendo anche di sapere la disponibilità del fondo nazionale di Protezione Civile. Il presidente del Consiglio mi ha chiamato esprimendomi solidarietà e disponibilità, che ho molto apprezzato, ma è anche vero che la solidarietà ora va tradotta anche in iniziative concrete per ripartire". Un primissimo bilancio complessivo, espresso venerdì dal presidente, parla di non meno di 400 fabbricati inagibili, un morto e 87 feriti, 200 sfollati. Secondo la vicepresidente dell'Anci, Maria Rosa Pavanello, la stima dei danni totali per i tre Comuni colpiti avrebbe raggiunto la cifra di cento milioni di euro. Per quanto riguarda il territorio di Mira, si parla di sei milioni di euro di danni solo in fatto di edifici rasi al suolo o pesantemente danneggiati.

Il governatore ha parlato da quel che resta (praticamente nulla) di villa Piva-Fini, davanti alla quale il traffico sulla statale Padana è perennemente bloccato. Mezzi di soccorso ma anche alcune persone che vogliono immortalare il simbolo del tornado. Per ora nulla di ché, più residenti che altro. Impietriti di fronte a ciò che hanno visto. Ma da sabato lo scenario potrebbe cambiare: "Mi sono arrivate segnalazioni - attacca Zaia - Non cominciamo neanche con questa storia del turismo dell'orrore. Bloccare la strada per farsi un selfie davanti alla villa è da sfigati. Se volete venire qui veniteci con i guanti e se invece volete fare turismo dell'orrore andate a farlo da un'altra parte. Questa villa è il simbolo di ciò che è successo: com'era dov'era. Finché non sarà ricostruita non avremo raggiunto l'obiettivo". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tornado: 400 case inagibili, 200 gli sfollati: corsa ai fondi d'emergenza

VeneziaToday è in caricamento