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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura Murano

Ottantesimo anniversario di attività del maestro del vetro Livio Seguso

Sabato i festeggiamenti a Murano con i famigliari, gli amici e le autorità civili. Centocinquanta esposizioni in Italia e nel mondo, nel 2015 ha ricevuto il premio alla carriera “Glass in Venice”, assegnato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia

Un brindisi e un momento conviviale. Così sabato a Murano i familiari, gli amici e le autorità civili hanno festeggiato l'ottantesimo anniversario di ininterrotta attività artistica di Livio Seguso, storico maestro del vetro muranese. La celebrazione, che si è svolta all’interno del "Livio Seguso studio”, si è aperta con un momento dedicato agli interventi. A prendere la parola, e a ripercorrere la lunga e ricca attività artistica del maestro, il critico d’arte Toni Toniato e la dirigente area attività museali della Fondazione Musei Civici di Venezia, Chiara Squarcina.

Successivamente è stato il momento di Seguso, che ha ringraziato i numerosi presenti. «Penso e spero che il percorso che voi tutti oggi avete fatto attraverso le mie creazioni, sia scultoree che pittoriche - ha detto - sia stato sufficiente per dar vita ad un dialogo con esse, capace di svelare il legame spirituale esistente fra il mio sentire e l'apparire delle forme. In altre parole, la manifestazione del mio essere artista».

A portare invece gli auguri a nome di tutta l’Amministrazione comunale, l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga. «Siamo oggi qui per festeggiare Livio Seguso - ha dichiarato nel suo intervento di saluto - un maestro conosciuto in tutto il mondo che ha portato lustro a Venezia e a Murano. Le sue opere parlano da sole, e gli auguriamo di cuore di continuare con la sua attività». Nel corso della cerimonia è stato letto un messaggio di plauso e ringraziamento a Seguso, da parte del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. «Per preservare le nostre tradizioni è indispensabile pensare al futuro, e la sua è una grande storia di amore per il vetro e per la nostra città. Ma è anche un percorso di innovazione, ricerca e coraggio nel cogliere nuove sfide. Con il suo lavoro ha dimostrato e sta continuando a dimostrare che l'artigianato è un'arte e come tale una delle anime di Venezia che dobbiamo tutti insieme sempre difendere, non a parole ma con l'esempio di persone come lei. Dobbiamo percorrere uniti questa strada di rilancio».

Livio Seguso, nato nel 1930 a Murano, dove ancora oggi lavora attivamente, inizia giovanissimo il suo rapporto con il vetro, affascinato da questo meraviglioso materiale. Nel 1972 partecipa alla 36esima Biennale di Venezia, ma la sua maturazione artistica raggiunge l’apice verso fine decennio, con l’abbandono di ogni retaggio della tradizione muranese per dare spazio solo al cristallo puro e cangiante. In seguito, la sua ricerca si allarga ad altri materiali, quali l’acciaio, la pietra, marmi e graniti, e infine il legno. Finora si sono svolte centocinquanta esposizioni in Italia e nel mondo, fra personali e collettive, dedicate a questo autore, tra cui la 42esima Biennale d’Arte di Venezia del 1986 e, nel 1995, “Arte Laguna”. Fra le personali più importanti, si ricordano quella a Ca’ Pesaro, Galleria internazionale d’arte moderna nel 1980, alla Galleria Nazionale di Praga nel 1984, alla Casa dei Carraresi di Treviso nel 2007, alla National Museum of History di Taipei a Taiwan nel 2008, fino alla grande mostra del 2014 all’Ukai Museum di Hakone, Tokyo. Nel 2015 Livio Seguso ha ricevuto il premio alla carriera “Glass in Venice”, assegnato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Oggi festeggia con orgoglio una lunga vita dedicata all’arte del vetro.

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