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Cultura

Vaticano, presentato il padiglione per la Biennale 2024

Sarà allestito nella casa di reclusione femminile della Giudecca. Il cardinale José Tolentino de Mendonça: «Per riacquistare la capacità di guardare la realtà»

Presentato oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il progetto del padiglione vaticano alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, al via dal 20 aprile. Padiglione che, come ormai noto, sarà allestito all'interno del carcere femminile della Giudecca.

«Non è un caso che la Santa Sede abbia scelto di presentare il suo padiglione alla Biennale di Venezia in un luogo apparentemente inaspettato, come lo può essere il Carcere femminile dell’Isola della Giudecca - ha spiegato il cardinal José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione - E non è certo un caso che il titolo del padiglione, ‘Con i miei occhi’, voglia focalizzare la nostra attenzione sull’importanza di come, responsabilmente, concepiamo, esprimiamo e costruiamo il nostro convivere sociale, culturale e spirituale. Viviamo in un’epoca, marcata dal predominio del digitale e dal trionfo delle tecnologie di comunicazione a distanza, che propongono uno sguardo umano sempre più differito e indiretto, correndo il rischio che esso rimanga distaccato dalla realtà».

Il padiglione sarà visitato da papa Francesco il 28 aprile prossimo, una notizia accolta «con grande gioia» ha detto Tolentino.  «Sarà un momento storico - ha spiegato il cardinale, perché - sarà il primo Papa a visitare la Biennale di Venezia, il che dimostra chiaramente la volontà della Chiesa di consolidare un dialogo serio, fecondo e ravvicinato con il mondo delle arti e della cultura. Riacquistare la capacità di guardare la realtà, come punto di partenza per ridisegnarla, coreografando nuove possibilità: questo ha ricordato Papa Francesco agli artisti quando li ha ricevuti nello storico incontro dello scorso giugno, nella Cappella Sistina», ha concluso Tolentino.

«Chiamare le nostre detenute non solo ad ospitare questo evento ma a collaborare alla creazione materiale con le loro mani -  ha detto Giovanni Russo, capo del Dap-dipartimento amministrazione penitenziaria - con la loro capacità progettuale del padiglione stesso che ospiterà una parte delle installazioni è stata un'operazione che le ha messe a contatto con quei valori universali, di solidarietà, di pace, di coraggio, di generosità, di fiducia in loro stesse che rappresentano un tratto comune nel pensiero della dottrina di Cristo e che possono e devono essere esaltati attraverso la bellezza».

La mostra, dal titolo programmatico “Con i miei occhi”, si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Il progetto si presenta come una realtà inedita e senza precedenti per La Biennale di Venezia, grazie all’installazione fisica e concettuale all’interno della Casa di detenzione femminile della Giudecca, che ospiterà il Padiglione. La curatela è stata affidata a due dei più importanti curatori del panorama artistico internazionale, Chiara Parisi e Bruno Racine, che hanno chiamato a partecipare otto artisti: Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret, mentre il Catalogo sarà a cura di Irma Boom e verrà pubblicato da Marsilio. Le visite saranno a cura delle detenute, e la prenotazione sarà gestita da Coopculture.

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