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A Venezia 30 cortometraggi da tutto il mondo per lo Short Film Festival

Dal 20 al 23 marzo la quattordicesima edizione del festival organizzato da Ca' Foscari. Produzioni in gara da 28 paesi diversi, ospite d'eccezione Liliana Cavani

Su il sipario sulla 14esima edizione del Ca' Foscari Short Film Festival, il festival internazionale del cortometraggio, interamente concepito dall'università veneziana, che anche quest'anno si prepara ad accogliere il pubblico dal 20 al 23 marzo. Questa mattina, a Ca' Foscari, in una sala gremita, programma, dettagli e ospiti sono stati presentati al pubblico dalla direttrice artistica e organizzativa del festival, la professoressa Roberta Novelli. Con lei c'erano alcuni dei rappresentati dei partner del festival: l'assessora all'Università del Comune di Venezia, Paola Mar, il direttore generale della Fondazione di Venezia Giovanni dell'Olivo, il presidente della municipalità di Venezia-Murano-Burano Marco Borghi e il direttore della direzione musei del Veneto Daniele Ferrara.

Il festival 2024

Quest'anno il festival si ripresenta in versione “diffusa”, sempre più integrato con la città. Oltre alla storica sede dell’Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino, il festival collaborerà infatti con altre istituzioni veneziane, portando le opere in programma in sei location differenti: la Casa del Cinema, il Museo Archeologico Nazionale in piazza San Marco, la Fondazione Bevilacqua La Masa, il Museo d’Arte Orientale a Ca’ Pesaro, il ristorante/bar e galleria In Paradiso e il Museo di Palazzo Grimani, oltre agli spazi polivalenti dell'hotel Avani Rio Novo. Un festival che continua a crescere, nella partecipazione, nell'internazionalità e, a detta dei relatori, che hanno visionato i corti in anteprima, anche della qualità. Con Venezia che continua a confermarsi una città di straordinaria attrattiva per il cinema.

Nel concorso internazionale, centro nevralgico della manifestazione, saranno presentati 30 cortometraggi prodotti da studenti di università e scuole di cinema di 28 paesi diversi, dalla Lituania all'India, dall'Iran agli Stati Uniti, dalla Siria al Bangladesh, oltre ovviamente all'Italia (per quest'anno rappresentata dai Centri Sperimentali di Roma e Torino). Protagonista come sempre l'attualità, vista con gli occhi di questi giovani artisti, e quindi quest'anno molto presente sarà il tema della guerra, insieme ad altri temi sociali quali le violenze in famiglia e le discriminazioni. Tutte le produzioni all'auditorium Santa Margherita, come da tradizione saranno a ingresso gratuito. 

La giuria internazionale sarà composta da Antonietta De Lillo, Ghasideh Golkamani e Cynthia Felando. Il manifesto del festival è realizzato per il secondo anno consecutivo da Manuele Fior. Per lo spettacolo di chiusura, affidato quest’anno a Musicafoscari, il progetto di attività musicali di Ca’ Foscari attivo dal 2010 e diretto da Daniele Goldoni, è prevista una versione "sonorizzata" dagli studenti del cortometraggio One Week (Una settimana, 1920, 19’) di Buster Keaton.

Oltre al primo premio, saranno assegnati anche il premio per la miglior sceneggiatura, la miglior colonna sonora, la miglior fotografia; la menzione "Museo Nazionale del Cinema" per il miglior contributo al cinema come arte; il premio Peteh Sabally assegnato dalla municipalità di Venezia per la multiculturalità; quello per la miglior interpretazione e per il miglior corto d'animazione. Quest'anno I premi dei principali concorsi sono realizzati dal Consorzio PROMOVETRO MURANO, il consorzio di promozione e tutela del vetro artistico di Murano.

Gli ospiti e i "programmi speciali"

Oltre alle proiezioni dei corti in gara, non mancheranno gli appuntamenti con ospiti nazionali e internazionali. Quest'anno spicca Liliana Cavani, regista che torna a Venezia a un anno di distanza dal Leone d’oro alla carriera ricevuto alla Mostra del Cinema. Sarà protagonista di un omaggio nel quale converserà con il docente e critico cinematografico Anton Giulio Mancino, ripercorrendo una carriera ricchissima, mentre sullo schermo scorreranno alcuni estratti delle sue opere più celebri.

L’animatrice e illustratrice inglese Joanna Quinn, tre nomination all’Oscar per il miglior cortometraggio animato, allo Short sarà protagonista di una lunga intervista condotta dall’esperto d’animazione Davide Giurlando, a cui seguirà la proiezioni di tre corti e due making of e, soprattutto, un vero e proprio workshop nel quale svelerà alcuni dei segreti del proprio processo creativo. 
La più celebre delle fotografe giapponesi contemporanee, Ninagawa Mika, si collegherà da remoto per dialogare con la produttrice Kusakabe Keiko e presentare l’edizione italiana della sua autobiografia, Diventare Ninagawa Mika, edita da Cue Press. 
Živa Kraus, fotografa, pittrice e video-artista croata ma veneziana d’adozione, nonché storica collaboratrice di Peggy Guggenheim, sarà intervistata dalla docente di fotografia Cristina Baldacci per ripercorrere attraverso le foto da lei scattate le tappe fondamentali di una carriera. All’intervento si aggiungerà inoltre la proiezione di uno dei suoi video sperimentali. 
Altro ospite della quattordicesima edizione sarà il regista, sceneggiatore e attore francese Philippe Le Guay, in un programma realizzato in collaborazione con l’Alliance Francaise. Le Guay sarà a Venezia per ripercorrere la sua carriera con Marie-Christine Jamet, direttrice dell’Alliance Francaise e docente a Ca’ Foscari, mentre scene tratte dai suoi film scorreranno sullo schermo dell’Auditorium.

I programmi speciali, che caratterizzano ogni edizione del festival, sarannno dedicati quest’anno a colui che ha sempre curato il programma: Carlo Montanaro, ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e tutt’ora tra i principali organizzatori delle Giornate del cinema muto. L’occasione è il decennale della sua casa-museo La fabbrica del vedere dove sin dagli anni ’60 raccoglie e cataloga una imponente quantità di macchinari, ‘pizze’, fotografie e memorabilia varie che raccontano le origini del cinema, spingendosi indietro fino al XVII secolo. 

Un appuntamento ormai classico è anche quello con East Asia Now, nel quale il curatore Stefano Locati porterà gli spettatori alla scoperta delle ultime tendenze del cinema breve asiatico. I quattro cortometraggi presentati – provenienti da Giappone, Myanmar, Singapore e Filippine – ragionano su una pluralità di tematiche accomunate da un taglio intimo, quasi metafisico. Tra le opere ci sono anche quelle di registi già affermatisi nel circuito festivaliero, ma sconosciuti in Italia, come Igarashi Kohei (Two of Us) e Nelson Yeo (Bagasi). 

Segue un programma speciale, a cura di Cecilia Cossio, dedicato al regista indiano Faraz Arif Ansari. Molto apprezzato nel circuito festivaliero per i suoi film a tematica LGBTQ+ nei quali affronta la “diversità” nelle sue più varie accezioni, Ansari si collegherà da Mumbay per raccontare la sua ancora giovane carriera e introdurre la proiezione di tre dei suoi cortometraggi più recenti: Siberia (2015), Sisak (Singulto, 2017) e Sheer Qorma (Latte e datteri, 2021). 

Non manca poi lo spazio dedicato alla videoarte italiana curato da Elisabetta Di Sopra che quest’anno conclude la ricognizione sul corpo dell’artista con la collaborazione dell’Archivio di videoarte Yearbook, così come tornano i programmi dedicati al VideoConcorso Pasinetti e alla summer school della Venice International University. Ci sarà infine anche un momento riservato alla presentazione di due progetti che collaborano con lo Short: la piattaforma di cinema on demand WeShort e il South Italy International Film Festival.

Per quanto riguarda i concorsi colleterali, si terrà il Cinit Music Video Competition, per i dieci migliori video musicali realizzati da studenti, alla sua ottava edizione, e l'High School Competition, undicesima edizione, dedicato ai corti prodotti da studenti delle scuole superiori.

I partner

Lo Short è realizzato con la collaborazione di Fondazione di Venezia e può contare sul supporto di vari partner, quali Avani Rio Novo Venice Hotel, la piattaforma italiana di cinema on demand ‘breve’ WeShort, la più antica azienda produttrice di prosecco Carpenè-Malvolti, e sul contributo di: Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cinit - Cineforum Italiano, Municipalità di Venezia – Murano – Burano, Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, VeneziaComics e di due festival: le Giornate della Luce di Spilimbergo e il South Italy International Film Festival di Barletta.

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