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Martedì, 30 Aprile 2024
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Lo stupore davanti alla ricerca: è stata una notte da record per Venetonight

Oltre 70 le attività in programma, con 46 laboratori. Un appuntamento apprezzato da grandi e piccini

Venezia ha accolto ieri sera Venetonight, notte della ricerca che ha animato le sedi di Ca’ Foscari con laboratori, concerti, spettacoli teatrali e racconti. È stata un'edizione - la quattordicesima - con numeri da record: 46 laboratori, due concerti, 2 spettacoli teatrali e 14 conferenze hanno percorso la sede centrale cafoscarina ed i suoi cortili, Ca’ Dolfin, Ca’ Bottacin, Palazzina Briati, Ca’ Foscari Zattere, il teatro Santa Marta e la biblioteca di Area Umanistica. Durante l'evento, studiose e studiosi hanno accompagnato i gruppi che hanno partecipato alle 10 visite in programma, con itinerari in vari luoghi e musei della città e a Villa Pisani, a Stra.

Venetonight 2023

La cerimonia di inaugurazione ufficiale si è svolta nel cortile centrale alle 16.30 con i saluti istituzionali della prorettrice alla Terza Missione, Caterina Carpinato, e l'assessore all'Università del Comune di Venezia, Paola Mar. «Venetonight è un appuntamento che Ca’ Foscari ha consolidato negli anni con l’intento di mettere insieme risorse materiali e immateriali perché siano bene comune - ha detto Carpinato -. La comunità cafoscarina è ben lieta di poter raccontare in maniera interattiva cosa significa per noi insegnare e fare ricerca». Per Paola Mar, «la ricerca è asse portante dell’università. Rimango ogni volta favorevolmente colpita nel vedere il fortissimo interesse che questo evento suscita nei bambini che partecipano ai laboratori scientifici, i più piccoli ci ricordano l’importanza di essere curiosi nei confronti del mondo».

A partire dalle 17 sono invece partiti i vari laboratori, la musica nel cortile di Ca' Foscari e le attività nelle diverse sedi dell’ateneo. Anche questa volta la curiosità ha guidato grandi e piccini alla scoperta di come funziona un treno a levitazione, di che cos’è la lingua dei segni tattile, di come si può vedere un relitto in fondo al mare attraverso un oculus, o capire cosa c’è dentro quello che mangiamo. Attenzione particolare è stata dedicata ai bambini e alle bambine, che hanno trovato molte attività e laboratori pensate appositamente per loro: hanno potuto imparare la probabilità con una fiaba, scrivere il loro nome in aramaico, giocare con storie interattive, e persino creare arte usando dei polimeri.

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