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Leggi antigay: sì alla sospensione degli accordi con San Pietroburgo

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione in cui si chiede la sospensionetemporanea degli accordi di cooperazione con la città russa dopo la promulgazione di leggi omofobe

Le proteste e la raccolta firme (anche sul nostro sito) erano partite da tempo. Ora il Consiglio comunale di Venezia ha approvato una mozione che chiede la sospensione temporanea dell'Accordo di cooperazione della città lagunare con San Pietroburgo, nato dopo la fine dell'Urss e a scopo culturale, per le posizioni omofobe espresse dalla Russia.

La mozione, votata oggi nel corso dei lavori del Consiglio comunale - hanno rilevato i promotori -, è volta ad esprimere con tempestività e chiaramente la posizione della città sul tema dei diritti civili e in particolare del contrasto all'omofobia. "E' necessario che ci sia una ferma condanna di quanto sta accadendo in questi giorni in Russia - ha detto Camilla Seibezzi, presidente commissione e cofirmataria della mozione assieme al consigliere Udc Simone Venturini -. L'approvazione di una legge che vieta e punisce la propaganda omosessuale è segnale inequivocabile di una pericolosa regressione sui temi dei diritti umani e della dignità della persona".

"Qualunque siano gli accordi presi in precedenza dalla nostra amministrazione - ha aggiunto - è giusto intervenire con la massima tempestività per esprimere fermamente il proprio biasimo. Non esistono accordi culturali laddove c'é una realtà di violenza e sopruso che mal celano il ritorno a un vero e proprio regime dittatoriale". (Ansa)

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