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Tenta di "rapire" il figlio e portarlo in Iraq: la fuga inizia da Mestre

Mercoledì sera una coppia arriva in un albergo della città. Subito dopo il marito scappa in auto col bimbo di sei anni fino al porto di Ancona

Con ogni probabilità voleva riportare il figlio in Iraq, suo paese d'origine. La fuga è iniziata a Mestre mercoledì sera: padre di 38 anni e bimbo di sei anni salgono a bordo dell'auto e si fanno centinaia di chilometri per raggiungere il porto di Ancona. Da lì poi avrebbero preso un traghetto verso l'Albania o la Grecia. Una volta sull'altra sponda del Mediterraneo sarebbe stato molto difficile individuarli e fermarli.

Dietro la tentata traversata la volontà di un padre di sottrarre il figlio alla madre 30enne. La coppia, infatti, sta vivendo un periodo tribolato. Entrambi i coniugi sono di cittadinanza inglese ma lei è di origini turche, lui è invece originario dell'ex Paese di Saddam Hussein. Mercoledì sera i due col figlio raggiungono un albergo di Mestre per una breve vacanza: in programma naturalmente visite a Venezia. Forse per ritrovare il feeling perduto.

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La sera stessa, però, il "rapimento". L'uomo prende il figlio e lo carica in tutta fretta in macchina. Con sé cellulare e passaporto della moglie. La donna all'inizio non capisce, poi il timore di non vedere più il figlio prende il sopravvento. L'indomani si reca al commissariato di polizia spiegando la situazione. Gli agenti si attivano subito: controlli all'aeroporto e al porto, tutti negativi. Le ricerche quindi si allargano anche alle altre regioni e soprattutto ai possibili luoghi che un uomo desideroso di tornare in Iraq potrebbe raggiungere. Nella tarda mattinata di giovedì l'esito positivo: padre e figlio sono stati fermati dalla polizia di frontiera di Ancona proprio nel momento in cui stavano per mettere piede su un traghetto diretto alle coste turche (i cui biglietti erano stati acquistati in anticipo dall'uomo). La madre quindi ha raggiunto il capoluogo marchigiano, dove ha potuto abbracciare qel figlio che temeva di non vedere mai più. I due sono subito ripartiti per l'Inghilterra. La posizione dell'uomo ora è al vaglio della magistratura.

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