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Marco Polo System resiste allo sgombero. Concesso un nuovo spazio a Campalto

Pettenò si oppone allo smantellamento della sede a Forte Marghera con un presidio martedì e parla di «sopruso di matrice politica». Il Comune: «Rientriamo in possesso di un bene occupato senza alcun titolo»

Uno sgombero quasi ultimato, quello della sede di Marco Polo System, martedì a Forte Marghera. Ma il presidente Pietrangelo Pettenò non intende gettare la spugna. Neppure davanti all'avanzare del Comune che su quello stabile ha progetti diversi. L'amministratore del "gruppo europeo d’interesse economico" parla di «atto illegittimo». «Marco Polo System è un esempio, che non verrà certo fermato da azioni arbitrarie e dannose per lavoratori e cittadini - dichiara -. Il sindaco Brugnaro almeno dica perché si accanisce così tanto contro di noi». Replica l'amministrazione veneziana, spiegando in una nota che lo sgombero è avvenuto «in seguito all’ordinanza del dirigente del settore Valorizzazione beni demaniali e patrimoniali e stime affinché il Comune di Venezia possa rientrare in possesso di un bene pubblico attualmente occupato da un ente senza alcun titolo».

Nuovo spazio per la società

La gestione del Forte, infatti, spetta alla Fondazione Forte Marghera, soggetto appositamente costituito dal Comune. Alla Marco Polo System, comunque, è stato garantito uno spazio per le proprie attività: Ca' Farsetti comunica che, «nell’attesa che la Corte d’Appello si esprima sulla causa intentata dal Comune relativa alla cessazione del Marco Polo System Geie, si è proceduto, pur non condividendo la continuità aziendale e vista l’assenza dei presupposti di legge, con l’assegnare alla stessa di uno spazio operativo presso la ex scuola di Campalto».

I precedenti

Due anni fa un'ordinanza del tribunale di Venezia sembrava aver dato diritto di esistenza alla Marco Polo System, così come una dichiarazione della Corte d'Appello che aveva prorogato i termini della sua permanenza a Forte Marghera. Uno scontro, quello fra il Comune e il gruppo, che inizia ancora prima, con l'intimazione della polizia locale a liberare l'immobile nell'aprile 2016. L'operazione trova l'opposizione di Pettenò e il suo team di collaboratori, anche se intanto il sindaco Luigi Brugnaro dà in gestione l'immobile alla nuova Fondazione Forte Marghera (istituita dall'allora commissario Vittorio Zappalorto). Un anno fa Pettenò cerca una via di conciliazione con Brugnaro per ottenere l'uscita del Comune dalla società, in cambio della permanenza nella sede. Ma invano. Il primo cittadino accusa Marco Polo System di aver violato i limiti del mandato. E la questione rimane aperta.

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