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Furti

Preso il ladro di Caberlotto. E il Comune rinnova i contributi per i negozianti derubati

Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro. «Continuiamo a cercare e arrestare i delinquenti»

La giunta veneziana rinnova il fondo a disposizione dei commercianti che hanno subìto danni derivanti da furti o tentati furti. La misura era stata introdotta per la prima volta l'anno scorso e nei prossimi giorni una nuova delibera la estenderà al 2024. È «un segno di attenzione nei confronti delle piccole realtà economiche che sono state colpite dalle attività predatorie», dice il sindaco Luigi Brugnaro, pur nella consapevolezza che il Comune «non è l'ente preposto a garantire la sicurezza dei nostri quartieri». Quindi «una mano tesa per aiutare a ripartire, perché l'amministrazione ha il dovere di stare dalla parte dei suoi commercianti che sono il fulcro delle attività economiche della città».

L'erogazione riguarderà le attività economiche di natura privata e le associazioni sportive e culturali i cui locali, situati nel territorio comunale, abbiano subito, nel corso di tutto il 2024, dei danni materiali legati ad atti vandalici, come nel caso delle spaccate alle vetrine. Saranno oggetto del contributo le spese sostenute, documentate e quietanzate per i danni materiali non coperti da assicurazione. Le spese, specifica il Comune, possono riguardare anche ripristini migliorativi per la protezione delle attività, come l'installazione di vetrine antisfondamento o serramenti di sicurezza. Nel 2023 questo contributo dell'amministrazione era pari al 50% delle spese documentate ed è stato riconosciuto fino ad un massimale di 2mila euro. Al 31 dicembre erano pervenute agli uffici del Comune 16 richieste di contributo, metà delle quali sono state già liquidate.

Proprio sul tema dei furti nei negozi, il sindaco Brugnaro ha comunicato la conclusione della rapida indagine per individuare l'autore del colpo nell'antica drogheria Caberlotto, in centro a Mestre. «L'abbiamo preso», ha detto, aggiungendo che aveva «un piccone» ed è «un disperato, che non è di Mestre». «Ringraziamo le forze dell'ordine, che lavorano da mattina a notte - ha aggiunto -. Abbiamo a che fare con persone che non sono di qua, che delinquono e vengono liberate. Serve una soluzione strutturale. Ma noi continuiamo a cercarli e arrestarli».

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