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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Un napoletano a Venezia: "Spesi 160 euro senza scontrini, e accusate noi"

Un cittadino partenopeo ha scritto una lettera polemica a Il Mattino raccontando la propria giornata trascorsa a Venezia il 22 settembre scorso. "Mappa, giro in gondola e San Marco: zero ricevute"

Napoletani contro veneziani, secondo round. Dopo che alcuni cittadini partenopei qualche mese fa avevano denunciato di essere lasciati "a terra" all'aeroporto Marco Polo proprio per la loro origine campana, arriva un nuovo episodio della "saga". Destinato a fare rumore. Un cittadino partenopeo ha infatti scritto una lettera al quotidiano locale Il Mattino per sfogare tutta la sua "indignazione". Il nocciolo della questione è il seguente: accusate noi napoletani di evadere il più possibile, mentre in un giorno a Venezia ho speso 240 euro, e per 160 non ho ricevuto lo scontrino.

L'uomo racconta la propria mini vacanza trascorsa nel capoluogo lagunare e alcune delle spese sostenute senza ricevuta. Una giornata "fotocopia" rispetto a quelle vissute da migliaia di turisti. "Partiamo da Napoli alle 7 di mattina e arriviamo all'aeroporto, dove faccio i biglietti per piazzale Roma (6 euro per 2, uguale 12 euro. Il mezzo meno caro a disposizione per fare 20 minuti di pullman), e mi dirigo verso Venezia, scendiamo dall'autobus e trovo una cartoleria. Acquisto una cartina a 5 euro, senza scontrino". Alcuni direbbero a questo punto: poteva chiederlo. La giustificazione che accampa il turista è quantomeno "originale": "Sono le otto del mattino e non voglio iniziare male la giornata".

La gita in ogni caso è appena all'inizio. In giro per la città l'uomo acquista una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, chiede lo scontrino e gli viene consegnato. Arrivato in piazza San Marco decide di salire sul campanile: sono otto euro a testa: "L'individuo - scrive il turista - mi rilascia una ricevuta con su scritto 'scontrino non fiscale'".

Arriva l'ora di pranzo: "Ottimo ristorante - spiega il turista - chiedo il conto, e mi viene rilasciata la fattura". Poi la decisione di fare un giro in gondola: "Chiediamo il prezzo: 80 euro per 30 minuti (dovrebbero essere 40 minuti, ndr). Cerchiamo qualcuno che si aggreghi a noi per risparmiare e troviamo una coppia di greci e facciamo il giro. Dopo 30 minuti scendo dalla gondola paghiamo al gondoliere 80 euro e non mi rilascia nulla, nel frattempo altri gondolieri - spiega il cittadino napoletano -, circa una ventina, fanno la stessa cosa nel giro di cinque minuti". A onor del vero i gondolieri pagano le tasse attraverso gli studi di settore, sono quindi esentati dall'obbligo di rilasciare ricevute fiscali. Nessuno scandalo sembrerebbe quindi in questo caso.

 

Al termine della giornata l'ultima "accusa": "Cerco un vigile o un poliziotto cui possa chiedere qualche delucidazione - conclude il turista -  ma a Venezia sembra che non esistano", conclude il turista.

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