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Rovesci, temporali e stato di attenzione in Veneto ma poi in arrivo ondata di caldo

Fino a giovedì ancora possibili episodi di instabilità, poi l'anticiclone africano porterà le temperature oltre i 30 gradi. Da domenica prime avvisaglie di un nuovo peggioramento

Instabilità con probabili rovesci e temporali la faranno ancora da padroni in Veneto, stando alle previsioni meteo regionali Arpav. Tra martedì sera e mercoledì probabili rovesci e temporali sparsi, a tratti diffusi, localmente anche di forte intensità, a partire dalle Dolomiti e in successivo trasferimento a Prealpi e a parte della pianura. Il centro funzionale decentrato della Protezione Civile della Regione ha emesso un avviso di criticità idrogeologica su tutto il territorio, con dichiarazione dello stato di attenzione fino alla mezzanotte di mercoledì. 

Torna il caldo

Da venerdì l'anticiclone africano tornerà ad estendersi verso l'Italia, secondo Meteo.it: le temperature aumenteranno di nuovo, specie al Centro-Sud. Fino a giovedì ancora possibili isolati episodi di instabilità al nord, venerdì e sabato il tempo sarà più soleggiato e stabile, con caldo in aumento. Attenzione: già domenica il quadro potrebbe già cambiare, con l'arrivo di un peggioramento.

Maltempo in Riviera

A distanza di tre anni esatti il maltempo è tornato a colpire in Riviera del Brenta, in particolare Dolo, Mira, Camponogara, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Fossò. "Le aziende hanno fatto la conta dei danni - scrive Coldoretti - subiti dopo la grandinata di domenica sera e non sono purtroppo di lieve entità: i vigneti nelle zone colpite sono stati danneggiati, le colture a seminativo distese dai chicchi di grandine paragonabile a noci pesche, un capannone di un’azienda di Arino di Dolo completamente divelto. Il danno è sicuramente superiore ad un 50% su vigneti e soia lievemente inferiore per le colture seminate a mais.

Raccolti e danni

"La situazione è preoccupante - dichiara il direttore provinciale di Coldiretti Venezia, Giovanni Pasquali - assistiamo agli effetti dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi, con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, e il rapido passaggio dal sole al maltempo. In questa fase stagionale è la grandine l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro.”

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