rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Il ministro Patroni Griffi: "PaTreVe? Si può fare, purché sia scelta condivisa"

Il ministro per la Pubblica amministrazione, dopo l'accorpamento di Padova con Treviso, non chiude la porta a un'eventuale unico Ente con anche Venezia. I nodi però sono in Parlamento

Nessun no pregiudiziale del governo. La PaTreVe, se si vorrà, la si potrà fare. L'importante è che ciò sia all'interno di un percorso condiviso, come sottolinea il ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. Ora che il Consiglio dei ministri di mercoledì scorso ha ridisegnato la mappa dell'Italia, accorpando le Province di Padova e Treviso e assegnando a Venezia lo status di "città metropolitana", i giochi non sembrano ancora fatti.

 

In primis il sindaco euganeo Flavio Zanonato, che lunedì incontrerà i primi cittadini della sua provincia, continua a mettersi alla testa di quanti vorrebbero una annessione di Padova alla città metropolitana, considerata un'ente di serie A rispetto alla Provincia. Anche il primo cittadino di Treviso Gian Paolo Gobbo, ex segretario veneto della Lega Nord, a suo tempo si era detto favorevole alla PaTreVe.

 

Ora ci sono due mesi di tempo per far arrivare a Roma le richieste "dal basso" di ridisegno degli organismi di governo locale. E qui con ogni probabilità sta l'inghippo: perché ogni proposta dovrà poi ottenere la maggioranza parlamentare: già il Pdl e l'Udc, due delle tre gambe che sostengono l'esecutivo Monti, si erano dette contrarie al "matrimonio" tra Padova e Venezia. Difficile che cambino idea. In più un altro soggetto da tenere in considerazione è la Regione, che si era espressa per il mantenimento di tutte e sette le province venete.

 

LE NUOVE PROVINCE IN VENETO

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il ministro Patroni Griffi: "PaTreVe? Si può fare, purché sia scelta condivisa"

VeneziaToday è in caricamento