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Furti e danni a Forte Marghera. Ora l'associazione vuole incontrare il Comune

I Mici del Forte odv: «Terzo colpo, ennesimo atto di vandalismo. Condizioni non più sicure in un luogo non presidiato, dove intere aree sono diventate discariche»

Furto e danno a Forte Marghera nel presidio dei volontari. Rubate attrezzature impiegate per i lavori di manutenzione e poi compiuto un atto vandalico contro l’auto utilizzata per le attività quotidiane. Si tratta del terzo colpo - commenta l'associazione "I Mici del Forte odv" - e dell’ennesimo atto di vandalismo contro volontari che operano da anni a favore della collettività in condizioni non più sicure, in un luogo non presidiato, destinazione ideale per attività predatorie».

«Da alcuni anni l’area di Forte Marghera ha conosciuto uno sviluppo incredibile di attività che ogni anno richiamano una concentrazione di pubblico sempre maggiore, provocando un impatto severo sugli equilibri di un ecosistema naturale - commenta Jessica, una volontaria da tempo nell’associazione - È in arrivo l’estate e siamo terrorizzati al solo pensiero di tutto quello che accadrà con eventi e feste sino a tarda ora, con emissioni sonore che fanno tremare i vetri e disturbano il riposo dei residenti di viale San Marco e del quartiere Pertini». Non manca il degrado, raccontano gli operatori. «È una regola, dopo le feste del fine settimana, dover iniziare il turno di volontariato ripulendo l’area: centinaia di mozziconi di sigarette, bicchieri ovunque e vetri in frantumi, bottiglie, lattine e cartacce al di fuori dei raccoglitori, persino pannolini e preservativi, per non parlare del maleodorante vomito un po’ dovunque – racconta Marta, un’altra volontaria del servizio civile – senza contare, poi, il passaggio ormai abituale di cani incustoditi, il transito di biciclette e monopattini, una deriva di regole disattese sistematicamente».

I cancelli aperti tutta la notte in occasione di feste notturne permettono a chiunque di entrare senza alcun presidio di vigilanza. «Capita in estate di trovare in pieno giorno ragazzi reduci della movida notturna visibilmente ubriachi spiaggiati sulle panchine», sostiene Carlo, un runner abituale. Negli anni questa cornice naturale sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico ed architettonico sembra piegata alle logiche del divertimento. «Troviamo cumuli di rifiuti solidi - continuano dall'associazione - ingombranti abbandonati che richiederebbero un corretto smaltimento, edifici che sversano direttamente a mare, fabbricati in avanzato stato di degrado e rovina. Gli alberi abbattutti non sono stati ripiantati», denunciano "I mici del Forte". Ora le associazioni ambientaliste e animaliste vorrebbero un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale.

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