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Rischia la morte per overdose in via Giustizia

Un trentenne salvato in extremis lunedì dentro alla falegnameria abbandonata accanto al Drop in. Le attività, fra cui la Carrozzeria Moderna di Paolo Favaretto hanno protestato nei giorni scorsi per i bivacchi e la sporcizia

Un trentenne è stato soccorso appena in tempo ieri verso le 13 in via Giustizia a Mestre. Lo hanno trovato dentro alla falegnameria abbandonata in difficoltà e qualcuno ha dato l'allarme evitandogli il peggio. Pare fosse ferito: forse aveva provato a uscire ma è rimasto bloccato all'interno per giorni. Ha rischiato la vita a causa di un'overdose. Si tratta di un altro giovane portato via in extremis.

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La falegnameria è quasi completamente murata ma in diversi fra senzatetto e consumatori di sostanze vi trovano riparo in via Giustizia, scavalcando e passando attraverso qualche fessura. Lunedì mattina quando qualcuno è entrato deve aver visto il trentenne in difficoltà e ha chiamato il 118. Assieme al Suem sono usciti i vigili del fuoco che hanno dovuto aprire una delle finestre murate per consentire agli operatori sanitari di recuperare l'uomo e dargli le prime cure.

È un tratto di strada chiuso e molto problematico quello di via Giustizia, pochi centinaia di metri dal ponte dell'Amelia fino al sottopasso che porta alla stazione dove il via vai di persone che fanno uso di sostanze è costante. Durante lo scorso inverno nel parcheggio abbandonato vicino alla falegnameria hanno trovato morta a terra una donna polacca, una clochard di circa 40 anni. Tutte le attività della zona, principalmente carrozzerie, giusto la scorsa settimana dopo aver trovato ancora gente sdraiata a bivaccare a terra davanti ai negozi hanno fatto un presidio al Drop in del Comune, la cui struttura ha la sede proprio di fronte alla falegnameria da circa due anni.

I titolari delle attività hanno chiesto al Comune o di ampliare il servizio dei posti letto per accogliere più persone all'interno o di spostarlo completamente per incompatibilità con i negozi. A far sentire la sua voce, dopo i 37 furti subiti in dieci anni, è stato anche Paolo Favaretto della Carrozzeria Moderna. «Non possiamo continuare così», ha detto. Ricevuto dai Servizi sociali del Comune verrà convocato ancora in caso di altri problemi di ordine pubblico. 

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