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Venerdì, 26 Aprile 2024

Una guida per scoprire la friulanità del Veneto orientale | VIDEO

La pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Primis” (Interreg Italia-Slovenia)

Uno strumento agile e immediato per andare alla scoperta della friulanità nel Veneto Orientale, tra i fiumi Lemene a Tagliamento: è la guida presentata ieri a Bibione, negli spazi della delegazione comunale. Si tratta di una pubblicazione realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Primis” (Interreg Italia-Slovenia). Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di San Michele al Tagliamento Flavio Maurutto, il presidente VeGAL Giorgio Fregonese, l’esperto di friulanità e co-autore dei contenuti della mini-guida Claudio Romanzin e la presidente del Consorzio di Promozione Turistica “Bibione Live” Giuliana Basso, oltre ad altre figure istituzionali.

Il territorio preso in esame dalla guida ha profondi legami storici e culturali con il Friuli, risalenti all’epoca romana, quando la città di Iulia Concordia dipendeva giuridicamente ed economicamente da Aquileia. «Fino al periodo napoleonico – ha spiegato Romanzin – quando il mandamento di Portogruaro venne aggregato a Venezia, questa parte del Veneto Orientale era giuridicamente e culturalmente “friulana”. Alla luce della sua storia, quella dei friulani nel Veneto è oggi una identità più culturale che etnica. Con questo progetto abbiamo individuato una serie di punti di interesse che potessero dare il senso della presenza e della continuità della presenza friulana in questo territorio». Il percorso attraverso i luoghi storici della friulanità porta infatti il visitatore alla scoperta del patrimonio diffuso nei territori di sette Comuni: San Michele al Tagliamento, Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto, Gruaro, Cinto Caomaggiore, Portogruaro e Concordia Sagittaria, zone maggiormente interessate dalla presenza della koiné friulana. 

Come filo conduttore di questo percorso è stata scelta l’acqua, elemento che connota l’intero territorio del Veneto Orientale, interessato da fiumi e bacini che da sempre hanno accompagnato lo sviluppo anche della civiltà veneta. «Buona parte dell’idioma del nostro territorio è legato al Friuli – ha aggiunto il sindaco Maurutto – e questo costituisce una ricchezza e una diversità da valorizzare e far conoscere, a livello locale ma anche internazionale, mettendo a disposizione dei nostri ospiti un percorso dedicato». 

L’itinerario, suddiviso in tre parti, contiene l’indicazione e la numerazione delle tappe principali, visibili anche attraverso la localizzazione tramite QR su Google Maps. Il primo tratto collega Bibione a Villanova della Cartera, il secondo da Villanova della Cartiera a Cinto Caomaggiore, il terzo tra Cinto Caomaggiore e Bibione. Per ogni percorso vengono riportate le curiosità legate ai personaggi, agli edifici storici, alle tradizioni e alle pietanze tipiche dei territori attraversati.

 Il ruolo di VeGal nell’iniziativa è stato quello di valorizzare il patrimonio linguistico, culturale e naturale della minoranza friulana nel territorio dei sette Comuni coinvolti nel progetto. «L’impegno economico di VeGal su questo progetto è stato di circa 160mila euro – ha dichiarato il presidente Fregonese –. Tra i motivi di maggior soddisfazione ci sono i laboratori che hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori e che coinvolgeranno anche gli alunni delle scuole secondarie di primo grado».

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