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Martedì, 30 Aprile 2024

Si fa le foto seduta sul monumento, Venturini chiede rispetto e la fa alzare

L'assessore diretto al Comune, al ritorno da un convegno, ha notato la turista che aveva oltrepassato la catena per andarsi a sedere ai piedi dell'opera celebrativa in campo Manin. Sono bastate due parole per sensibilizzare. La donna si è spostata

A volte basta una parola, quella adatta: «Rispetto». Lo ha chiesto l'assessore Simone Venturini a una turista che si stava facendo fotografare seduta ai piedi del monumento celebrativo in campo Manin, oltre la catena che delimita l'opera. La donna, assieme ad altre due cittadine slovene, si era appena messa in posa per gli scatti e Venturini di passaggio al termine di un convegno, andando verso Ca' Farsetti l'ha notata e le ha chiesto di alzarsi. Non è servito molto altro.

L'assessore ha detto: «È un monumento, serve rispetto», poi ha salutato e ha augurato buon proseguimento di serata. La donna, che indossava un costume molto appariscente con delle ali e una maschera sul volto come quella dei travestimenti carnevaleschi, si è subito alzata in piedi. Nessuna conseguenza, anche perché pare si facesse fotografare liberamente e non in cambio di un compenso economico, è bastato insomma il gesto dell'amministratore a riportare la straniera nella giusta dimensione di una realtà, tanto fragile come quella veneziana, che tra tuffi, perizoma, pic nic e biciclette sui masegni, in tema di comportamenti maleducati non si è fatta mancare nulla neppure quest'estate.

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