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Giulia Cecchettin uccisa, Filippo Turetta in arresto. Gli aggiornamenti sul caso

Il corpo senza vita di Giulia Cecchettin, 22 anni, è stato individuato sabato mattina, 18 novembre, nell'area del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La ragazza era scomparsa da Vigonovo sabato scorso, portata via contro la sua volontà dall'ex fidanzato Filippo Turetta, che è stato fermato poche ore più tardi in Germania.

Turetta è stato formalmente indagato per l'omicidio della ragazza. In un video, registrato dalle telecamere dello stabilimento Dior di Fossò nella serata di sabato, si vedrebbe Turetta aggredire Giulia Cecchettin per poi caricarla in auto, esanime. Dal primo esame sul corpo della ragazza ci sarebbero evidenze di ferite d'arma da taglio.

Di seguito gli aggiornamenti sul caso.

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Filippo Turetta ha detto sì all'estradizione

Filippo Turetta ha detto sì all'estradizione

Nell'udienza svoltasi domenica in Germania per la convalida dell'arresto su mandato europeo, Filippo Turetta «ha acconsentito a essere estradato in Italia». Lo ha detto all'Ansa l'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, informato dal legale tedesco che lo ha assistito d'ufficio. «Il collega - ha aggiunto - ha detto di aver trovato il ragazzo provato, stanco, ma non in cattive condizioni».

Il suo consenso, tuttavia, non basta. Turetta, in carcere a Lipsia, dovrà attendere che il tribunale regionale inizi a esaminare la richiesta di estradizione. «Per trasferirlo in Italia - ha detto Compagno - potrebbero servire una quindicina di giorni».

Migliaia di persone alla fiaccolata per Giulia

Migliaia di persone alla fiaccolata per Giulia

Migliaia di persone hanno partecipato, domenica sera, alla fiaccolata silenziosa organizzata a Vigonovo in ricordo di Giulia Cecchettin. Giovani, anziani, famiglie con bambini si sono ritrovati nei pressi del parco Norma Cossetto e hanno proceduto in corteo verso piazza Marconi, scortati dai carabinieri. In testa al corteo anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin, e la sorella Elena.

Il corpo di Giulia abbandonato domenica mattina alle 3

Il corpo di Giulia Cecchettin è stato abbandonato lungo la tortuosa strada della Val Caltea esattamente una settimana fa: erano da poco passate le 3 di domenica mattina, 12 novembre. Lo hanno accertato le indagini dei carabinieri di Pordenone che hanno ricostruito ogni singolo movimento dell'auto da quando è entrata in Friuli Venezia Giulia dalla provincia di Treviso.

Giulia era già morta prima di essere abbandonata

Giulia era già morta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis, dopo essere stata scaricata dall'auto di Filippo. Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha svolto l'ispezione esterna della salma per conto della procura di Pordenone.

Zaia dispone il lutto regionale

«Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia sia dichiarato il lutto regionale. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene». Lo rende noto il presidente della Regione, Luca Zaia, aggiungendo: «Vogliamo che la dichiarazione del lutto regionale diventi anche un segnale contro la violenza sulle donne. Propongo quindi di indossare non solo il 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere), ma anche nel giorno dei funerali il fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso».

Turetta fermato in Germania

Filippo Turetta è stato fermato nelle ore scorse in Germania. Era ricercato per l'omicidio di Giulia Cecchettin, trovata morta ieri, sabato 18 novembre, nei pressi del lago di Barcis (Pordenone). «Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all'arresto di Filippo Turetta in Germania - commenta il ministro degli affari esteri, Antonio Tajani -. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere».

Giulia Cecchettin uccisa a coltellate

Dal primo esame esterno sul corpo di Giulia Cecchettin risulta che la ragazza sia stata colpita a coltellate. Presenta ferite alla testa e al collo, altre ancora su mani e braccia: segno che, secondo gli esperti, avrebbe provato a difendersi. Il corpo è stato trovato da una squadra della protezione civile in un bosco, circa 50 metri al di sotto della strada tra Piancavallo e Barcis (Pordenone). A occuparsi dell'ispezione preliminare è stato il medico legale Antonello Cirnelli, arrivato sul luogo del ritrovamento assieme al sostituto procuratore Andrea Del Missier.

Vigonovo e Saonara organizzano una fiaccolata

Una fiaccolata per Giulia avrà luogo domani domenica 19 novembre alle ore 19 a Vigonovo. L’hanno organizzata insieme i due Comuni di Vigonovo e di Saonara. Il ritrovo sarà presso il parco Norma Cossetto (zona poste/scuole) in via Scarpis. Il percorso proseguirà lungo le vie di Vigonovo fino a piazza Marconi. «Le nostre comunità si riuniranno per essere vicine alla famiglia di Giulia», spiegano i sindaci dei due paesi, Luca Martello e Michela Lazzaro. «In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere».

Il sindaco di Vigonovo: «Un epilogo doloroso»

In merito al ritrovamento del corpo di Giulia il sindaco di Vigonovo, Luca Martello, ha rilasciato questa dichiarazione: «Un epilogo doloroso e drammatico che ha sconvolto profondamente tutta la nostra comunità di Vigonovo e di Saonara. Ci stringiamo attorno alla famiglia di Giulia, al padre, al fratello, alla sorella e a tutti i familiari. Tutti avevamo atteso e sperato in una conclusione diversa. Purtroppo si tratta dell'ennesimo femminicidio di una giovane donna, e noi non possiamo smettere di indignarci e di impegnarci per cercare di porre un freno al dilagare di episodi di violenza contro le donne».

Trovato il corpo senza vita di Giulia Cecchettin

Il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato individuato sabato mattina, 18 novembre, nell'area del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. «Speravamo di non dover dare questa notizia», ha detto il procuratore di Venezia Bruno Cherchi nel confermare l'identità del corpo.

Barcis è una delle zone in cui, da qualche giorno, si erano concentrate le ricerche dei due 22enni. Il corpo sarebbe stato recuperato lungo un canalone vicino alla strada turistica pian delle more, che dal lago va verso Piancavallo. Il medico legale, Antonello Cirnelli, si è diretto sul posto assieme al pubblico ministero Andrea Del Missier.

Turetta ricercato, proseguono le perlustrazioni

Le ricerche sono ancora in corso sabato 18 novembre. Filippo Turetta, 22enne scomparso da sabato con la ex fidanzata Giulia Cecchettin, è indagato per tentato omicidio. Dal pomeriggio di venerdì nei confronti del giovane c'è un mandato d'arresto europeo: nei giorni scorsi la Fiat Punto nera che stava guidando sarebbe stata avvistata nei pressi del confine con l’Austria, quindi non si esclude che si sia recato all'estero. Intanto proseguono le operazioni in Italia: carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile sono impegnati da giorni in una serie di perlustrazioni ad ampio raggio, che si estendono in tutto il Nordest.

Il messaggio di Elena a tutte le ragazze: «Se non vi sentite sicure chiedete aiuto»

Elena, sorella di Giulia Cecchettin, ha voluto lanciare un appello a tutte le donne minacciate o intimorite dal proprio partner: sempre «sperando che le cose finiscano nella migliore delle maniere - ha detto - per me è molto importante in questo momento fare divulgazione e parlare alle ragazze, perché sono molto più soggette alla violenza di genere. Se vi riconoscete in episodi simili, in situazioni dove non vi sentite sicure, dove vi sentite schiacciate e non sentite che la vostra libertà sia piena a causa di qualcuno, chiedete aiuto. Perché non c'è nulla di male nel chiedere aiuto ed è meglio prevenire una situazione spiacevole che dover farci i conti dopo. Non è colpa vostra in nessun modo».

Giulia Cecchettin «rincorsa e caricata in auto ormai esanime»

Filippo Turetta nella serata di sabato avrebbe aggredito Giulia Cecchettin con violenza. Negli atti giudiziari visionati dall'Adnkronos si legge che il 22enne «poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse».

Dopo aver colpito Giulia con calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare «mi fai male» invocando aiuto, Filippo sarebbe stato ripreso dalle telecamere mentre si spostava insieme alla ex in un’altra area con la propria auto. La ragazza avrebbe tentato una fuga. Rincorsa, sarebbe stata colpita alle spalle da Turetta, che l’avrebbe fatta cadere per impedire che si allontanasse, «producendole, quale conseguenza della propria azione - si legge - ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime». Successivamente, «il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto, allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile».

Conclusa la perquisizione in casa Turetta

È durata circa tre ore e mezzo la perquisizione che i carabinieri, su incarico della procura di Venezia, hanno eseguito nella casa della famiglia di Filippo Turetta, indagato da oggi per tentato omicidio. Nel corso dell'attività gli investigatori hanno acquisito diverso materiale, in particolare di tipo informatico.

Le immagini delle telecamere: Filippo ha aggredito Giulia

Pochi minuti dopo la notizia che la procura di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di tentato omicidio Filippo Turetta, giunge la notizia che potrebbe far prendere una piega decisiva al "giallo" della scomparsa dei due ex fidanzati. Le telecamere della videosorveglianza della Christian Dior di Fossò hanno ripreso un'accesa discussione tra i due coetanei, durante la quale Filippo avrebbe aggredito la ex.

Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

Filippo Turetta è indagato dalla procura di Venezia per l'ipotesi di tentato omicidio. Lo riferisce una nota della stessa procura, spiegando che l'iscrizione, anche a tutela dello stesso indagato, è avvenuta in seguito "al primo esito" delle risultanze di indagine per accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti.

Ricerche in corso nel lago di Barcis

I vigili del fuoco di Pordenone stanno scandagliando, da questa mattina, il lago di Barcis (Pordenone) alla ricerca di tracce dei ragazzi veneti scomparsi sabato scorso. La località non sarebbe stata scelta in base a elementi precisi, ma perché si trova lungo la direttrice che l'auto ha seguito nella notte tra sabato e domenica.

I dispositivi di lettura targhe l'hanno infatti immortalata lungo la strada pedemontana a Caneva, quindi a Polcenigo e successivamente nella stazione turistica del Piancavallo, a 1.300 metri di quota, raggiungibile con una lunga deviazione. La "fotografia" successiva è stata scattata all'uscita delle gallerie tra Erto e Casso e Longarone (Belluno), non lontano dalla diga del Vajont: le ricerche si concentrano oggi sul lago di Barcis, località dove il veicolo è obbligatoriamente transitato. Sul posto le squadre speleo-alpino-fluviali e i sommozzatori.

Sesto giorno di ricerche dei giovani scomparsi

È iniziato il sesto giorno di ricerche di Giulia e Filippo. Nuovo briefing, questa mattina, tra vigili del fuoco e carabinieri per concordare le aree da battere palmo a palmo, con sommozzatori e cani molecolari pronti a entrare in azione. Coinvolti nelle operazioni anche i volontari delle protezione civile.

Ricerche anche nella zona di Zero Branco

Ricerche anche nella zona di Zero Branco

Dal pomeriggio del 16 novembre le ricerche si stanno concentrando in provincia di Treviso, in particolare nella zona di Zero Branco. Nella notte tra sabato e domenica sarebbe stato registrato dal sistema targasystem e dalle telecamere di videosorveglianza un passaggio della Fiat Punto nera su cui viaggiavano i due giovani: il lasso di tempo tra la rilevazione in entrata nel territorio comunale della vettura e quella in uscita ha fatto ipotizzare agli investigatori una sosta "anomala" dell'auto.

Le operazioni si svolgono soprattutto sulle sponde dei due corsi d’acqua che attraversano il territorio di Zero Branco, ovvero lo Zero e il Dese. In serata Antenna Tre ha pubblicato in esclusiva il frame del passaggio dell'auto a Zero Branco, alle 00.43 di domenica. La vettura sarebbe stata registrata, poco dopo, anche tra Maserada e Spresiano.

Nastri rossi per la laurea sul cancello di casa Cecchettin

Tre nastri rossi sono stati appesi nel primo pomeriggio alla cancellata della villetta della famiglia Cecchettin dalla sorella di Giulia, Elena, a rappresentare il giorno in cui la 22enne avrebbe dovuto discutere la tesi in Ingegneria all'università di Padova.

Elena Cecchettin è uscita in giardino senza rivolgere alcuna parola ai cronisti, e ha annodato sull'inferriata i nastri rossi dedicati alla laurea di Giulia. Un gesto che conferma la forte speranza dei familiari per il ritorno della loro congiunta, scomparsa ormai cinque giorni fa.

La famiglia di Giulia sicura: «È trattenuta contro la sua volontà»

La famiglia Cecchettin «ha la convinzione che Giulia sia trattenuta contro la sua volontà, perché mai si sarebbe allontanata da casa volontariamente, senza darne notizia». È la posizione di fonti vicine alla famiglia della ragazza. Pur non essendoci elementi investigativi a supportare al momento questa tesi, i familiari hanno la convinzione che Giulia «non può essere scappata da sola, per una fuga di qualsiasi tipo. È trattenuta contro la sua volontà».

Il legale di Cecchettin: «Nessun dato contrario al fatto che siano vivi»

«Non abbiamo ad oggi dati certi, nemmeno per affermare che Giulia, in ipotesi, sia trattenuta dall'ex fidanzato  contro la sua volontà. Ma non vi è neppure alcun elemento contrario per dire che i ragazzi non siano vivi». Lo ha detto all'Ansa l'avvocato Stefano Tigani, il legale che sta assistendo la famiglia di Giulia Cecchettin.

Pronti droni e sommozzatori per le ricerche

In questi minuti è in corso un briefing tra vigili del fuoco e carabinieri per coordinare le operazioni di ricerca di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. A seconda della specificità dell'area che si intenderà ispezionare, sono pronti droni, unità cinofile e sommozzatori.

Volontari della protezione civile in supporto alle ricerche

La città metropolitana di Venezia ha messo a disposizione dall’alba 60 volontari di protezione civile del distretto della Riviera del Brenta, nell'ambito del piano di ricerca persone scomparse su richiesta della prefettura di Venezia. Tutti i volontari da questa mattina sono operativi a supporto delle forze dell'ordine nella speranza di trovare Giulia e Filippo.

Riprese le ricerche dei due giovani, elicottero in volo tra Vigonovo e Treviso

Riprese le ricerche dei due giovani, elicottero in volo tra Vigonovo e Treviso

Sono riprese questa mattina, nell'area tra Vigonovo e Treviso, le ricerche con l'elicottero di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Sulla zona si è alzato un elicottero dei vigili del fuoco e una squadra appiedata che prosegue le ricerche a terra.

A metà mattina è previsto un incontro di coordinamento tra vigili del fuoco e carabinieri per capire su quali zone concentrare le operazioni e far intervenire, eventualmente, cani molecolari e sommozzatori.

L'appello dei genitori dei ragazzi: «Vi prego, tornate»

Una dichiarazione congiunta è arrivata dai familiari di entrambi i ragazzi scomparsi. «L'appello che facciamo ai ragazzi è di contattarci o di tornare; a chi li vedesse, di contattare le forze dell'ordine», ha detto il padre di Giulia parlando con la stampa. Giulia è alta 1 metro e 63, ha i capelli castani con una frangetta e quando è uscita indossava un maglione azzurro, gonna marrone corta a tubino, calze, scarpe a mocassino nero e cappotto nero.

«Voglio fare un appello a mio figlio - ha aggiunto la mamma di Filippo - perché sono giorni che non lo sentiamo. Che si faccia sentire, ci dia notizie. Siamo preoccupati e vorremmo che ci contattasse. Qualsiasi cosa sia successa noi lo aspettiamo, gli vogliamo bene, a lui e alla Giulia. Vi prego, tornate». Filippo è alto 1 metro e 88, ha capelli castano scuro, occhi cerulei e il giorno della scomparsa era vestito con jeans chiari, scarpe Adidas color panna e un giubbino nero con cappuccio.

Sindaco di Vigonovo: «L'attesa è angosciante»

«È un’attesa angosciante. Sono giorni complicati per tutti: sicuramente per le famiglie dei ragazzi, per la comunità di Vigonovo e anche di Saonara perché molte attività di questa famiglia sono svolte nel Comune confinante». Lo ha detto il sindaco di Vigonovo, Luca Martello sulla vicenda dei due ex fidanzati Giulia e Filippo, scomparsi da sabato scorso.

Spiega il primo cittadino: «Noi abbiamo da subito assicurato massima disponibilità alla collaborazione con le forze dell’ordine. Il lavoro che stanno facendo prefettura e carabinieri è importante, il loro impegno è totale».

Ragazzi scomparsi, ricerche negative lungo il Naviglio del Brenta

Ragazzi scomparsi, ricerche negative lungo il Naviglio del Brenta

Questa mattina, nel territorio della Riviera del Brenta, è stato preallertato il nucleo dei sommozzatori dei vigili del fuoco, pronto ad avviare eventuali perlustrazioni in acqua. Su richiesta dei carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, i pompieri hanno esplorato gli argini con un gommone e dall'alto con l'elicottero. L'esito delle ricerche è stato negativo.

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