Il concerto dei The Fireplaces del 6 novembre a Campoverardo di Camponogara
Due interessanti appuntamenti, organizzati dal neonato “gruppo per l’idrovia” per ricordarci dell’importanza del tema della sicurezza idraulica e geologica del nostro Veneto: - il 6 novembre, alle ore 16:00 presso Villa Giantin e previsto il concerto “parole e musica per l’ambiente”, con il gruppo musicale The fireplaces che, per la causa del gruppo per l’idrovia ha anche composto la canzone “thirty river”. Con le canzoni si vuole fare “breccia” sul tema del rispetto del territorio. Il concerto è preceduto dal saluto del sindaco di Camponogara Antonio Fusato, dal gruppo per l’idrovia e da Roberto Caon, ex membro della camera nella XVIII legislatura, protagonista della mozione, votata all’unanimità, sul tema idrovia. Gli eventi sono gratuiti e si tengono con ogni condizione di tempo. L’invito è espressamente aperto ad ogni cittadino e politico veneto ed in particolare agli assessori regionali competenti Bottacin, Marcato, De Berti. - il 2 novembre alla sala civica di Ponte San Nicolò (Padova) , ore 20:30, con la proiezione del docufilm “Il Po”, ambientato durante la catastrofica alluvione del 1951. Il filmato sarà preceduto dalle testimonianze di sindaci che hanno vissuto le vicende alluvionali del 1951, 1966, 2010. A partire dal saluto del sindaco Martino Schiavon, dalla sindaca di Occhobello Sondra Coizzi che nel 2021, a ricordo dei 70 anni della grave alluvione in Polesine, ha organizzato, nel suo comune tanti ed interessanti eventi, all’ex sindaco di Camponogara Alfredo Tamburini che ha dovuto caricarsi, durante l’alluvione del 1966, di importanti decisioni per la sua comunità all’ex sindaco di Ponte San Nicolò Enrico Rinuncini, coinvolto nella rottura arginale del Roncajette in una fredda notte del 2010. Oltre a queste dirette testimonianze si alzerà la voce sferzante del nostro massimo esperto di idraulica; quella del Prof. Luigi d’Alpaos, che, con il suo modo diretto, ci parlerà di quanto ancora oggi sia grave il rischio idraulico. --------------------------
Nasce, con un nuovo logo, il “Gruppo per l’idrovia”, aperto e trasparente ad ogni collaborazione ed al momento composto da GZIP (gruppo imprenditori della zona industriale di Padova, CIA – agricoltori italiani-Venezia,, Legambiente con i circoli di Piove di Sacco ed Albignasego, Rete Wgwam, Comitato spontaneo alluvionati di Montegrotto Terme, Amissi del Piovego, Associazione intercomunale Brenta Sicuro. Tutti uniti per chiedere, con forza, che le fasi di progettazione dell’idrovia padova-mare, avviate dopo il 2010 con lo studio di fattibilità ed il progetto preliminare della Regione Veneto, che avevano trovato larghissimo consenso nei territori e nei cittadini (ben 31 le amminstrazioni comunali che si sono positivamente espresse sull’opera nei consigli comunali; molto spesso all’unnanimità). Dopo queste fasi progettuali, purtroppo lo stop: sono sei anni e mezzo anni che nessun azione concreta viena attuata. Noi chiediamo, invece, prima che l’ambiente ci travolga, che riprendano porgettazione e si reperiscano i finanziamenti. La comunità scientifica, gli esperti (in primis il Prof. Onorario di idrodinamica Luigi d’Alpaos) ed i territori in modo pressochè unanime, sono chiari: si deve agire ora, per non trovarci, poi, a rimpiangere le mancate programmazioni è “mettere in sicurezza” il nostro Veneto con il tassello fondamentale rappresentato con il completamento dell’idrovia. Opera che può avere le fondamentali funzioni di scolmatore delle acque di Brenta, Bacchiglione e Novissimo oltre a grande bacino per 10 milioni di mc contro la siccità, ripascimento della laguna con l’apporto di sedimenti ed acque dolci. Non secondario l’aspetto ambientale dell’opera che offrirebbe un lungo corridoio ecologico di ben 27 km con fasce boscate, aree umide, ed un apposito percorso ciclopedonale lungo l’intero percorso. Grandi sono anche le potenzialità trasportistiche: l’adattamento alla classe europea V^ per la navigazione (compatibile con gli attuali manufatti) offrirebbe trasporti su battelli fluvio-marittimi per 100 container, distogliendoli dalle nostre trafficate, e pericolose, strade.