«Tragedia sfiorata»
«Sono Arnoldo Marta e scrivo perchè credo che le persone debbano sapere. Per una frazione di secondo un bambino di sei mesi ha rischiato di morire, a Portogruaro in una piazzetta alle 12.00 di un mercoledì qualsiasi, travolto da un gazebo fatto volare dal vento; sì perché ogni mercoledì c’è il mercatino della Coldiretti in Piazza Duomo, con i suoi gazebi alimentati da corrente e poco conta se non sono ancorati al suolo o ancorati male, o i cavi corrono per la piazza come un serpente mimetizzandosi col pavimento senza alcun copri cavo o segnalazione… tanto per chi deve controllare o certificare la sicurezza delle strutture temporanee andava bene anche quel mercoledì 27 settembre. Finché non succede qualcosa a qualcuno.
Ebbene è successo, davanti a molti testimoni, ma evidentemente non abbastanza, perchè dopo aver spedito una lettera al commissario e al Comune non ho mai ricevuto risposta. Forse mio figlio avrebbe dovuto morire per poter ricevere un riscontro alla mia pec? Ecco, dopo 3 giorni di silenzi da parte delle autorità competenti, pubblico la lettera spedito al Commissario in copia al Comune, perché tutti sappiano, perché è indecente che una madre non possa neanche ricevere una parola di conforto da chi “amministra” il bene pubblico.
Gentilissimo Commissario, Sono Marta Arnoldo e scrivo questa lettera perchè quello che é successo stamane non deve assolutamente rimanere nell'ombra di un cassetto dei ricordi ma soprattutto non deve più accadere. Questa mattina con la mia famiglia ci siamo recati al mercato in piazza del campanile dove fare la spesa nei banchi coldiretti, niente di più normale, in una mattinata piuttosto ventosa fin dall'inizio della giornata. Non potevo sicuramente immaginare quello che sarebbe successo da lì a poco. Poco passate le 12 una raffica di vento ha scaraventato il gazebo del Sig. M. su di me e il bimbo di 6 mesi che dormiva nel passeggino. Inutile dire che malgrado avessi opposto resistenza fisica per proteggere il piccolo, il gazebo di 3 metri mi ha gettata al suolo e quando sono riuscita ad alzare la testa dalla struttura cadutami addosso ho sentito le urla di mio figlio e la carrozzina con le ruote all'insù.
Io non posso descriverle la paura e lo scoppio del cuore che ho avuto perché tutt'ora sto piangendo al pensiero, la mia bambina di 2 anni non é stata centrata perchè, fatalità, è scattata correndo verso il papà che l'ha presa in braccio. Se avesse centrato mia figlia, io non so che tragedia ne sarebbe uscita e sicuramente non sarei qui a scriverle una pec.
Ora, io non posso pensare che questa mattina chi di responsabile doveva assicurarsi della messa a norma dei banchi, abbia potuto bypassare la messa in sicurezza con i corretti ancoraggi dei gazebi. Non ce n'era uno che fosse a norma, il signore in questione dice che si è sciolta la corda messa ai pesi, ma personalmente lavoro negli eventi, nello specifico faccio matrimoni sulla spiaggia e le situazioni di vento o avversità atmosferiche sono il mio pane quotidiano, ci sono delle regole che servono proprio per la tutela alla sicurezza, perché di solo un'assicurazione ce ne facciamo poco se alla fine si rovinano vite.
Mio figlio oggi poteva morire, a scriverlo mi viene il vomito, poteva morire per colpa di chi oggi ha fatto le cose “alla carlona”, di chi non ha fatto il suo lavoro, di chi ha sottovalutato la situazione. Io non posso permettere che tutto questo passi inosservato e venga messo in un dimenticatoio, voglio una risposta, voglio una promessa che come cita il sito del Comune "Il servizio ha la finalità di assicurare alla città ed ai cittadini prestazioni di assistenza, prevenzione, controllo e vigilanza sulla osservanza delle norme, delle regole e dei comportamenti, al fine di garantire la legittimità e la correttezza della convivenza civile". Ecco, oggi questa cosa sicuramente non é stata fatta perchè chi adesso si trova piena di dolori e con un peso sul cuore è una semplice cittadina che ha fatto la spesa. Non si può definire Fatalità, perchè da una parte c'è l'ignoranza profonda del Sig M. che ha fissato in malo modo il gazebo, che non mi ha soccorsa e che mi ha liquidato dicendo che lui due pesi li aveva messi, dall'altra c'è chi avrebbe dovuto controllare che tutto fosse a norma e insicurezza che non ha proprio fatto il suo lavoro. Attendo gentile risposta e delucidazioni in merito.
Cordiali Saluti, Marta Arnoldo»