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Presentato il Bilancio di Genere, il dossier sul gender gap

Vincere le diseguaglianze anche con una medicina declinata al femminile

Vivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, mediamente quindi più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità.
L'Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un'analisi approfondita del cosiddetto "gender gap", ed ha realizzato il proprio Bilancio di Genere, pubblicato in questi giorni e presentato agli organi di informazione in una conferenza stampa svoltasi questa mattina nella Sede dell'Azienda sanitaria.
 

"Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l'Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la 'medicina di genere' che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all'universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell'ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo Bilancio di Genere, che oggi diventa un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire".   

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Il Bilancio di Genere mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari dell'Azienda, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative:

"Con la sua ricerca, l'Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato presentandola la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell'Ulss 3 Serenissima -, evidenzia i progressi notevolissimi che sono stati compiuti nella cosiddetta 'medicina di genere', cioè nell'approccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intevenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile". 

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Con il suo Bilancio di Genere l'Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all'interno della propria struttura e nell'organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti dell'Ulss 3 le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato anche dall'analisi delle assunzioni negli ultimi anni.

"Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il 'sorpasso', con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini".

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Un plauso al Bilancio di Genere dell'Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità, che ha partecipato in remoto all'incontro di presentazione della ricerca.
Il dossier completo, con dati, grafici, diagrammi, tendenze e analisi, è stato consegnato agli organi di informazione e viene messo a disposizione nel Sito dell'Azienda sanitaria. 

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