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Torre di Cardin, interviene Napolitano: settimana decisiva per la deroga

Il presidente della Repubblica avrebbe chiesto lumi al ministro Corrado Passera sul giudizio negativo di Enac sulla deroga per poter costruire il palazzo cento metri più alto della norma

Si farà o non si farà? Giorni decisivi per la realizzazione della Torre di Cardin a Marghera, progetto temporaneamente stoppato dall'Enac per quei 250 metri d'altezza dell'edificio che supererebbero di un centinaio di metri i limiti previsti per le costruzioni all'interno di un raggio di quattordici chilometri dall'aeroporto Marco Polo.

 

Deroghe sono possibili, certo. In questo caso però l'Ente nazionale per l'aviazione civile dovrebbe chiudere un occhio su cento metri in più. Ma la pressione politica per arrivare a un sì è compatta e pesante. Perché l'opera sognata dall'anziano stilista Pierre Cardin costituirebbe il fiore all'occhiello della riqualificazione di Porto Marghera. A spese, e questo è un dettaglio non indifferente, dell'imprenditore.

 

A una condizione però: o il grattacielo lo si fa così o niente. Per questo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiesto informazioni al ministero delle Infrastrutture Corrado Passera, cui si era appellato il governatore del Veneto Luca Zaia. I tempi in ogni caso sono stretti. Cardin infatti avrebbe già dichiarato che se non arriverà il nulla osta entro la prossima settimana, lui il suo "Palazzo della Luce" se ne andrà a costruirlo in Cina, con tanta pace dell'area lagunare. Lì le autorizzazioni è molto più semplice ottenerle.

Lunedì prossimo sarà un giorno cruciale. La mattina, infatti, i vertici dell'Enac si riuniranno per arrivare a un responso ufficiale. Verso le 12 si saprà se sarà arrivata o meno la concessione di una deroga, visto che l'area in cui sorgerà il palazzo si troverebbe all'interno del cono di atterraggio degli aerei diretti al Marco Polo. Poi, se ci sarà un esito positivo, alle 14 si riunirà il Consiglio comunale, per votare la delega al sindaco Giorgio Orsoni di partecipare alla Conferenza dei servizi del 26 luglio in Regione, dopo due rinvii dovuti agli ostacoli nell'iter burocratico. Se tutto andrà liscio, lì arriverà il via libera per il "Palais Lumiere".

 

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