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Lunedì, 29 Aprile 2024

Inaugurata l'Oasi di Noale: «Un’area di grande valore naturalistico» | VIDEO

L’opera, suddivisa in due stralci, è stata finanziata per 4 milioni e 300mila euro, attingendo alle risorse che la Regione Veneto ha stanziato per il disinquinamento della laguna di Venezia

«Se oggi possiamo inaugurare questa straordinaria opera, restituendo al territorio veneto un’area di grande valore naturalistico, lo dobbiamo alle risorse della legge speciale per Venezia. Per questo chiediamo da anni che essa possa essere rifinanziata, perché è l’unico modo per dare concretezza ai tanti progetti di tutela e sviluppo del territorio che, altrimenti, rimangono soltanto slogan». Lo ha detto stamane l’assessore regionale Roberto Marcato intervenendo a Noale, al convegno di inaugurazione dei lavori del secondo stralcio dell’Oasi, realizzati dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive in collaborazione con il Comune. 

L’opera, suddivisa in due stralci – il primo dei quali concluso ancora nel 2007, il secondo ultimato nelle scorse settimane –, è stata finanziata per 4 milioni e 300mila euro, proprio attingendo alle risorse che la Regione Veneto ha stanziato per il disinquinamento della laguna di Venezia. «Senza quei soldi – ha ribadito Marcato – oggi non si sarebbe potuto realizzare un intervento strategico per il miglioramento della qualità delle acque, la riduzione del rischio idraulico e la fruizione da parte dei cittadini». Nello specifico, il progetto realizzato sul basso corso del Rio Draganziolo, consiste in 43 ettari con capacità di oltre 330 mila metri cubi di invaso, e una previsione di abbattere, grazie alla fitodepurazione, oltre 4,3 tonnellate l'anno di azoto, che altrimenti finirebbero in laguna. 

Sui tre obiettivi raggiunti dal Consorzio di bonifica si è soffermato anche il presidente di Acque Risorgive, Francesco Cazzaro: «Questa è un’opera nata dal basso, condivisa con il territorio, un esempio di come si possa rigenerare il nostro territorio agendo in sinergia e pensando alle generazioni future. È un fiore all’occhiello del nostro Consorzio che completa quanto già realizzato nell’ambito della pianificazione regionale del piano direttore del 2000: 190 ettari di aree umide, 68 ettari di boschi idrofili, 27 chilometri di fasce tampone». 

Anche il sindaco di Noale, Patrizia Andreotti, ha espresso la sua soddisfazione: «Oggi si realizza un sogno. Non solo nostro, ma di tutti coloro che in passato, fin dagli anni Novanta, hanno lavorato perché questa area potesse diventare un’oasi di grande pregio. C’è un motivo in più per visitare la nostra Noale». 

A complimentarsi con Consorzio, Comune e Regione per l’intervento realizzato anche il presidente nazionale di Anbi, Francesco Vincenzi: «Quello che si è realizzato qui è un esempio di sussidarietà trasversale, un progetto fortemente innovativo che rappresenta il vanto per coloro che 100 anni fa, proprio in questo territorio veneto, a San Donà di Piave per la precisione, diedero il via alla moderna bonifica». 

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