rotate-mobile

"L'Annunciazione" di Tiziano torna alla Scuola Grande di San Rocco dopo il restauro | VIDEO

L’intervento è stato realizzato dal restauratore Giulio Bono e finanziato da Save Venice Inc. grazie al contributo di Richard K. Riess

Quando si parla della Scuola Grande di San Rocco il pensiero corre subito all’imponente ciclo pittorico di Jacopo Tintoretto che ne decora le sale, ma la Scuola racchiude altri capolavori, tra i quali un’Annunciazione di Tiziano posta sopra uno degli arconi del pianerottolo dello Scalone.

Clicca qui per iscriverti al canale WhatsApp di VeneziaToday

Legata alla confraternita da un suo membro illustre, il “dottor avvocato” Melio da Cortona, nel suo testamento (31 ottobre 1555), in un momento in cui Tiziano, anch’egli confratello, frequentava la prestigiosa sede da poco eretta dalla Scuola, la tela fu la prima opera di pregio a decorarne gli ambienti, le cui pareti erano allora ornate solo con drappi. Nel rispetto delle volontà del testatore, l’Annunciazione venne inizialmente collocata nella Sala Capitolare, sopra il portale d’accesso a quella dell’Albergo: il cuore della Scuola, dove si riuniva il suo organo governo. 

Lodata, copiata e riprodotta a stampa dal Seicento all'Ottocento, nel Novecento l’Annunciazione è stata invece oggetto di interrogativi sulla sua datazione e autografia. Manca infatti un documento di commissione, mentre la sua collocazione cronologica varia dal 1515 al 1540 circa e qualcuno vi ha ravvisato l’intervento della bottega. 

Questa complessa fortuna critica, insieme a problemi di conservazione – primo tra tutti quello del manto della Vergine, divenuto quasi nero, forse a causa di un’antica alterazione irreversibile – ha suggerito l’opportunità di un restauro mirato alla comprensione e alla godibilità dell'opera.

L’intervento – realizzato da Giulio Bono tra il 2021 e 2023 e finanziato da Save Venice Inc. grazie al contributo di Richard K. Riess – ha gettato nuova luce sull’opera, evidenziandone sia elementi legati alla produzione giovanile sia altri che suggeriscono una cronologia più avanzata. Dagli esiti del restauro e dalle analisi scientifiche e fotografiche (riflettografie e radiografie) è emersa infatti con chiarezza la complessa genesi del dipinto, frutto di un’impostazione tradizionale di matrice ancora belliniana, databile intorno al 1520, poi rielaborata negli anni Quaranta, alla luce di suggestioni di sapore “manieristico”. Sono proprio queste complesse fasi di elaborazione, tipiche del fare di Tiziano, che portano a escludere un intervento della bottega e a riaffermare la completa autografia dell’opera.

La Scuola Grande di San Rocco ha condiviso questi risultati nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella mattinata di lunedì 25 marzo, alla presenza, tra gli altri, del patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Oltre a ciò, è stata allestita nella Sala Terrena una mostra che resterà aperta al pubblico fino al 2 giugno. 

Si parla di

Video popolari

"L'Annunciazione" di Tiziano torna alla Scuola Grande di San Rocco dopo il restauro | VIDEO

VeneziaToday è in caricamento