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Martedì, 19 Marzo 2024
Alimentazione

Quanto cuocere le uova sode perché non siano nocive

I tempi di cottura giusti per non rendere l'uovo sodo un alimento dannoso per la propria salute

Le uova sono un alimento molto usato in cucina. Presenti specialmente nella dieta degli sportivi e non solo, le uova fanno parte delle abitudini alimentari della maggior parte degli italiani che le amano mangiarle in diversi modi da quelle alla coque a quelle, cosidette, in camicia, dalla classica frittata alle uova sode. Ma sono proprio queste ultime a richiedere una particolare attenzione nella cottura, infatti, cuocere male le uova sode può essere nocivo per la salute di chi le mangia. Ma scopriamo più nel dettaglio come e per quanto tempo vanno bollite le uova per non causare danni al nostro organismo una volta ingerite.

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Uova sode: per quanto tempo vanno cotte e perché

La ricetta della uova sode è molto semplice. Basta infatti posizionare in un pentolino le uova che si desidera bollire, ricoprirle di acqua fredda e un pizzico di sale e portare il tutto a ebollizione. La parte a cui porre più attenzione, però, è proprio quella relativa al tempo di ebollizione delle uova. Una volta che l'acqua inizia a bollire, infatti, bisogna contare dai 5 ai 9 minuti, a seconda che il tuorlo piaccia più morbido o più cotto, per poi tirarle fuori dall'acqua calda e sgusciarle. È di fondamentale importanza, però, tenere sott'occhio il tempo di cottura delle uova che non dovrebbe mai essere troppo prolungato. Lasciare le uova nell'acqua bollente per troppo tempo, infatti, causa una reazione nelle sostanze presenti al suo interno che è velenosa per l'organismo.

I rischi di un'ebollizione prolungata: il rilascio del solfuro di ferro

Far bollire l'uovo sodo per troppo tempo causa la liberazione del solfuro di ferro mediante una reazione provocata dall'idrogeno solforato (o acido solfidrico) che si forma nell'albume a seguito del rilascio di zolfo che si lega con l'idrogeno (tutte e due sostanze presenti nell'albume) e forma così l'acido solfidrico. Quest'acido, poi, si lega con il ferro presente nel tuorlo e genera il solfuro di ferro. La formazione del solfuro di ferro è facilmente visibile a occhio nudo perché si presenta come una striscia di colore verdastro che circonda tutta la parte esterna del tuorlo.

Cercare di prevenire questa reazione chimica durante la cottura dell'uovo sodo è di fondamentale importanza perché il solfuro di ferro è una sostanza nociva per il nostro organismo. Basta, dunque, tenere sotto controllo i tempi di ebollizione, riducendoli al minimo, e immergendo le uova in acqua fredda subito dopo la cottura. Così, infatti, viene agevolata la fuoriuscita dell'idrogeno solforato e impedito, così, il legame con il ferro. 

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