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Incidenti stradali Mestre Centro / Via Rampa Cavalcavia

Audi incastrata in bilico sul cavalcavia della strage, salvo il conducente

Nella notte l'urto contro il guardrail che ha retto, bloccando l'auto sospesa nel vuoto. Il veicolo da Venezia andava in corso del Popolo. Vigili del fuoco al lavoro per un'ora, rilievi della polizia locale. È la rampa della tragedia del 3 ottobre in cui morirono 21 persone

Incidente nella notte sul cavalcavia della strage del 3 ottobre 2023. Una macchina, verso le 4.30 della notte tra sabato e domenica, si è incastrata sotto alla ringhiera, dopo aver sfondato il guardrail che comunque ha retto, ed è rimasta sospesa nel vuoto sulla parte anteriore. Salvo il conducente. Un miracolo che l'Audi in questione non sia precipitata di sotto, come successe al bus invece quella drammatica sera di tre mesi e mezzo fa, nell'incidente più grave mai accaduto sulle strade di tutto il nord-est. Ventuno le vittime della tragedia.

Lo schianto della scorsa notte è successo verso le 4.30. L'uomo alla guida della macchina è rimasto illeso anche grazie al fatto che la barriera al margine della strada, in parte sfondata, ha trattenuto l’auto a rischio di caduta, che stava percorrendo il cavalcavia lasciandosi alle spalle Venezia per proseguire a destra in corso del Popolo. I vigili del fuoco arrivati dalla centrale in strada della Motorizzazione civile hanno riportato a terra la macchina, ancorandola in sicurezza per poi recuperarla con una gru, mentre l’autista era già venuto fuori dall’Audi A4, incolume. La polizia locale di Venezia ha fatto i rilievi dell'incidente, che sembra non abbia coinvolto altri veicoli. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa un’ora.

Poco più avanti, lungo la carreggiata che porta in tangenziale e in autostrada (ora chiusa nel tratto da Mestre) il 3 ottobre scorso l'autobus elettrico della società "La Linea" urtò il guardrail in più punti sbandando a destra, per poi finire giù dalla rampa dopo aver sfondato la ringhiera. Precipitato nel vuoto, il mezzo fece un volo di una quindicina di metri prima di sfracellarsi al suolo con una quarantina di passeggeri a bordo. Quella sera sono morte 21 persone, che rientravano verso il camping ex "Jolly" a Fusina e 15 sono rimaste ferite. Perizie e indagini sul caso, coordinate dalla procura lagunare, sono ancora in corso.

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