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Incidenti stradali Santa Croce / Ponte della Libertà

È un avvocato francese la donna che ha perso la vita nell'incidente sul ponte della Libertà

Le gomme della moto Bmw su cui viaggiava con il compagno sono slittate sul binario del tram scivoloso per la pioggia. Il compagno indagato dalla procura di Venezia

È un avvocato di Grenoble (Francia) e si chiama Fanny Marion la donna di 31 anni che lunedì pomeriggio ha perso la vita mentre attraversava il ponte della Libertà a Venezia. Era sul sedile posteriore di una moto Bmw Gs, guidata dal suo compagno, anche lui un avvocato e insieme stavano raggiungendo la città lagunare quando a un tratto la gomma della moto a contatto con il binario del tram reso scivoloso dalla pioggia ha perso aderenza facendo cadere la due ruote verso destra, dove Fanny ha sbattuto contro il guardrail.

Sono stati i colleghi francesi a esprimere dolore e cordoglio per la scomparsa di Fanny attraverso la stampa. «Tutta la giustizia di Grenoble è in lutto - si legge su "Le Dauphine.com" - Una perdita terribile per il foro di Grenoble». Fanny Marion e il suo compagno erano in vacanza in Italia da dieci giorni. La coppia aveva intrapreso un viaggio in moto che, dopo Genova, Firenze, Roma, la Costiera Amalfitana e la Puglia, li aveva portati a Venezia. Per la giovane l'impatto è stato fatale. Nonostante il blocco completo del ponte per lasciare campo libero al passaggio urgente delle ambulanze, le manovre dei soccorritori non ne hanno potuto impedire la drammatica scomparsa. Ferito anche il compagno, trasferito al Pronto soccorso per accertamenti. La procura veneziana ora lo indaga per omicidio stradale. 

«Come avevamo auspicato appena pochi giorni fa, basta con il partito dei No e invece supportiamo l’approvazione in tempi rapidi del Pums - commenta Paolo Bonafè, segretario di Azione Venezia - e a realizzare i previsti terminal di appoggio per raggiungere la città storica con motobattelli o con tram, bus o treno da San Giuliano o dai Pili. È sotto gli occhi di tutti che questa situazione non può continuare a protrarsi».

«Abbiamo depositato una interrogazione per capire se è possibile trovare una soluzione. È ipotizzabile il posizionamento di jersey amovibili per consentire il deflusso del traffico? - Si chiede Giovanni Andrea Martini di "Tutta la città insieme!" - Il transito è in crescita a causa del fenomeno dell'overtourism, che comporta arrivi costanti da parte dei visitatori che scelgono giornalmente di raggiungere la città lagunare, oltre al gran numero di persone che si recano per lavoro a Venezia con l'utilizzo di mezzi pubblici e privati. Chiediamo se si può prendere in considerazione la possibilità di trovare una soluzione più veloce all’accesso a Venezia per garantire la circolazione, attraverso il semplice spostamento di jersey per permettere il transito alternato».

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